sartani (o sartanici) Composti chimici dotati di azione antagonista verso i recettori di tipo AT1 dell’angiotensina II, peptide multifunzionale ad azione vasocostrittrice, tra i principali responsabili della regolazione della pressione arteriosa. Appartengono a questa classe di farmaci il losartan (capostipite del gruppo), il valsartan, l’irbesartan, il candesartan, l’eprosartan, il telmisartan. Per la loro proprietà di inibire l’azione dell’angiotensina II, i s. sono stati impiegati per il trattamento dell’ipertensione in alternativa alle terapie più tradizionali, in particolare a quella basata sugli ACE-inibitori, che agiscono inibendo l’enzima responsabile della conversione dell’angiotensina I in angiotensina II. L’uso dei s., introdotto verso la metà degli anni 1990, si è rapidamente diffuso grazie soprattutto alla presunta riduzione (peraltro oggetto di controversie) dell’incidenza di taluni effetti avversi di varia gravità (tosse, angioedema), associati all’assunzione degli ACE-inibitori. Oltre che per il trattamento dell’ipertensione, all’inizio degli anni 2000 alcuni s. erano allo studio per altre indicazioni terapeutiche (scompenso cardiaco, anche con pregresso infarto miocardico, diabete di tipo II).