Gruppo di Crostacei considerato dapprima una sottoclasse, e successivamente elevato al rango di classe. Sono state descritte circa 8400 specie di C., suddivise in 6 ordini distinti: quelli dei Calanoidi, degli Arpatticoidi, che comprende specie a vita libera, per lo più marine bentoniche, dei Notodelfioidi, dei Monstrilloidi, dei Caligoidi e dei Ciclopoidi, che comprende specie parassite dalla discussa posizione sistematica. Hanno forma e dimensioni (0,2-250 mm) molto variabili. Il corpo è distinto in un cefalosoma (5+1 o 5+2 somiti), un metasoma (2-5 somiti) e un urosoma (al massimo 5 somiti). L’ultimo somite dell’urosoma porta la furca. Normalmente presentano un occhio impari, due paia di antenne, un paio di mandibole, due di mascelle, un paio di massillipedi. Presentano 4-5 paia di arti toracici che, nelle forme parassite, sono ridotti o modificati come può avvenire anche per l’apparato boccale. I sessi sono di norma separati, con dimorfismo sessuale. La fecondazione avviene per mezzo di spermatofore che i maschi attaccano al poro genitale delle femmine utilizzando arti toracici opportunamente trasformati. Le femmine portano per un certo tempo le uova (fig. A) fecondate attaccate al segmento genitale (sacchetti ovigeri); da esse si schiude una larva, il nauplius, che, attraverso una complicata serie di mute (fig. B-G), si trasforma in adulto (fig. H). Largamente distribuiti in tutti gli ambienti acquatici, sono frequenti nelle acque marine superficiali, ove partecipano in grande percentuale alla formazione del plancton, e, come tali, costituiscono l’alimento principale di molti pesci e di altri organismi. Fra i C. marini si hanno forme a colori vistosi, alcune fosforescenti. Si nutrono di organismi microscopici, alghe o detriti organici. Molti conducono vita parassitaria o semiparassitaria su animali acquatici, specialmente pesci, e presentano interessanti e svariate trasformazioni e complessi adattamenti.