In botanica, classe di Gimnosperme comprendente 7 ordini: Pteridosperme, Caytoniali, Cicadali, Nilssoniali, Bennettitali, Pentoxilali, Ginkgoali. Di essi, soltanto le Cicadofite e le Ginkgofite (➔) contano organismi attualmente viventi; gli altri comprendono solo forme fossili, ampiamente rappresentate nel Mesozoico.
Le Cicadofite da alcuni autori sono considerate come ordine Cicadali, da altri come classe Cicadine. A prescindere dal valore gerarchico assunto dalle Cicadofite nelle diverse classificazioni, i tassonomi sono d’accordo nel considerarle un gruppo autonomo. Vi sono comprese le famiglie Cicadacee, Stangeriacee (con il solo genere Stangeria) e Zamiacee (➔). Tutte le Cicadofite sono dioiche, e nel portamento ricordano le Felci arborescenti o le palme: hanno fusto di solito aereo, semplice o poco ramificato, terminato da un ciuffo di foglie, pennate o bipennate, coriacee, persistenti, a prefogliazione circinata. I fiori sono aclamidi e ricordano lo strobilo delle Conifere: i maschili sono costituiti da un asse che porta molte squame, ognuna con numerosi sacchi pollinici; i femminili da squame o da foglie ridotte recanti sul margine 2-8 ovuli. Nella nocella si formano 300-200 archegoni. Gli spermi hanno molte ciglia e rappresentano l’ultimo esempio di mobilità dei gameti, che sono immobili nei gruppi successivi della serie vegetale. I semi contengono copioso endosperma e l’embrione, di solito con 2 cotiledoni. Sulle radici di molte specie si trovano ramificazioni coralloidi, dove vivono in simbiosi batteri o miceli fungini o schizoficee. Si conoscono circa 90 specie, tutte originarie delle regioni calde del globo, la maggior parte xerofile.
Molte specie sono coltivate per l’eleganza delle forme (ma la maggior parte dei generi richiede, anche nel clima mediterraneo, il ricovero nella stagione invernale). Alcune forniscono una sorta di farina, il sago, dal midollo, che è amilifero (alcune specie di Cycas e di Encephalartos), altre farina dai semi (Cycas, Dioon, Macrozamia).
Le Cicadofite risultano un gruppo monofiletico sulla base di caratteri sinapomorfi (➔ cladismo) riguardanti l’anatomia della fogliolina, il tipo di sistema conduttore specializzato presente nel picciolo, l’esistenza di canali mucillaginosi e la produzione di un composto altamente tossico, la cicasina. Si ritiene che la presenza di tale composto sia legata a una caratteristica innovativa nell’ambito delle Gimnosperme, l’impollinazione entomogama. Probabilmente anche per le Cicadofite esiste un meccanismo di coevoluzione, tipico delle Angiosperme, tra piante e insetto impollinatore, che porta da un lato alla produzione di composti atti al richiamo dei pronubi e dall’altro alla produzione di composti tossici per gli animali fitofagi.
La famiglia Cicadacee secondo la moderna analisi cladistica risulta costituita dal solo genere Cycas, originario delle zone calde dal Madagascar all’Australia. Il monofiletismo delle Cicadacee si basa su caratteri sinapomorfi (➔ cladismo) delle foglie, circinate quando sono giovani e con una sola venatura centrale per tutta la durata del ciclo vitale. Invece le altre otto specie, che tradizionalmente venivano classificate nelle Cicadacee e che la sistematica cladistica include nelle Zamiacee, presentano numerose venature nelle foglie e foglioline giovani piatte. Da un punto di vista filogenetico è probabile che Cycas formi un sister group (➔) con gli altri generi delle Cicadofite.