vinto
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di vincere]. – Con funzione participiale, ha gli stessi sign. fondamentali del verbo, e cioè sconfitto, sopraffatto, costretto alla resa e sim., in senso proprio e fig.: i nemici, vinti, chiesero la pace; essere v. dalle preghiere; Vinto dal sonno, in su l’erba inchinai (Dante); E dal gran caldo e da la sete infesta Vinto, si trasse l’elmo da la fronte (Ariosto). Frequente l’uso, sempre con gli stessi sign., in funzione di agg., riferito a persone: infierire contro il nemico v.; spec. in locuzioni come dichiararsi v., riconoscersi v., darsi per v., arrendersi, e fig. cedere, non opporsi più; letter. o ant. con il sign. di spossato, affranto: per la paura e per lo lungo digiuno, era sì vinto, che più avanti non poteva (Boccaccio); e come sost.: non ci furono né v. né vincitori; trattare coi v. le condizioni di pace; guai ai v. (v. vae victis); I vinti, titolo complessivo del ciclo di romanzi verghiani (cinque nel programma, ma due soli pubblicati, I Malavoglia e Mastro don Gesualdo) ispirati ai deboli e agli umili, ai vinti nella lotta per la sopravvivenza e per l’affermazione economica e sociale. Accezioni proprie ha con riferimento a cosa, spec. in alcune espressioni idiomatiche: dare partita v., riconoscersi sconfitto, in senso proprio e fig.; avere causa v., riuscire vincitore in una causa; e, sottintendendo il sost., averla vinta, riuscire nell’intento contro il volere o l’opposizione altrui: finirà con averla vinta lui; darla vinta a uno, cedergli, fare a suo modo; nell’uso ant., darla per vinta, con lo stesso sign.: Messer Valore, strignendosi nelle spalle, disse: «Io te la do per vinta» (Sacchetti); fam., la mamma (o il padre, il nonno, ecc.) gliele dà tutte vinte, soddisfa tutti i suoi capricci e desiderî; talora anche sostantivato, soddisfazione di un capriccio, di un desiderio non giustificato: gli date troppe vinte a quel bambino, così lo viziate. Con altro sign., ottenuto mediante una vittoria o una vincita, sempre riferito a cosa, ha solitamente valore participiale: intascare la somma v.; ritirare il premio vinto.