vigilino
s. m. Ausiliare del traffico. ◆ La destra li chiama «vigilini», li accusa di «nascondersi» per «fregare» i cittadini che infrangono le regole del codice della strada (Eduardo Di Blasi, Unità, 29 ottobre 2004, Roma, p. II) • [tit.] Preferenziali, parcheggio per furgoni / Vigili e «vigilini» multano soprattutto auto in transito: le corsie invase da camion [testo] […] Per combattere il fenomeno, l’amministrazione comunale pensa di affidare il coordinamento del servizio di tutela delle preferenziali al Gruppo intervento traffico (Git) della polizia municipale che, così, assumerebbe anche il controllo dell’operato dei «vigilini». (Fabio Rossi, Messaggero, 25 gennaio 2005, p. 31, Cronaca di Roma) • Undici i «vigilini» entrati a far parte a pieno titolo dell’organico: cinque provenivano dalle file comunali come ex Asu e Puc, mentre altri sei finora sono stati impegnati solo nei controlli nelle strisce blu. Adesso tutti, così come programmato dal comandante del Corpo della polizia municipale, colonnello Alfio Licciardello, e dall’assessore della Polizia urbana, Giuseppe Torrisi, potranno svolgere anche compiti al di fuori delle aree blu, coadiuvando i vigili nei vari servizi. (Sicilia, 19 aprile 2008, p. 52, Catania Provincia).
Derivato dal s. m. e f. vigile con l’aggiunta del suffisso -ino1.
Già attestato nel Corriere della sera del 16 aprile 1996, p. 15 (Paola Catani).