viale
vïale s. m. [der. di via2]. – 1. Ampia via urbana o suburbana per lo più caratterizzata dalla presenza di alberi piantati lungo il suo percorso, spesso divisa in due, tre, o più carreggiate mediante marciapiedi spartitraffico alberati e, a volte, sistemati a giardino; le carreggiate laterali (controviali) sono quasi sempre utilizzate per il traffico locale, mentre quella o quelle centrali sono riservate al traffico veloce o ai mezzi pubblici: il v. della stazione; era una città immensa, chiara, con grandi v. alberati e splendidi edifici fine secolo (Antonio Tabucchi); passeggiare lungo i v.; il V. dei Colli, a Firenze. Con uso fig., il v. del tramonto, la vecchiaia, l’età senile; in partic., riferito ad artisti, il declino delle loro doti e capacità, della loro attività e notorietà (v. tramonto, n. 2). 2. In parchi e giardini, strada, percorso che si svolge tra le aiuole, i gruppi di piante, i prati: i v. di Villa Borghese, a Roma. 3. Termine con cui si indicano spesso anche le vie private di campagna, siano o no fiancheggiate di piante, che, all’interno delle proprietà rustiche, costituiscono l’accesso alle varie parti di esse. ◆ Dim. vialétto, non com. vialino; accr. vialóne.