vestigiale
agg. [dall’ingl. vestigial, der. di vestige «vestigio, traccia»]. – 1. In biologia, di organo che in una specie o gruppo di specie è atrofizzato e non funzionale e che, al contrario, permane completamente sviluppato e funzionale in altre specie affini, come, ad esempio, le ossa pelviche che persistono in alcune balene ma che non sono più necessarie in quanto queste ultime hanno perso gli arti posteriori. Anche sinon. di rudimentale, nel sign. biologico. 2. In elettronica, qualifica data a una delle due bande laterali di un segnale modulato d’ampiezza della quale sia stata fortemente ridotta l’ampiezza (per es., a un ottavo del valore completo); ciò si attua mediante speciali circuiti detti filtri v., spec. nella tecnica televisiva, per ridurre la larghezza della banda di frequenze occupata dal segnale modulato. In relazione a tale procedimento, si parla anche di modulazione vestigiale.