verbo-visuale
agg. Che fonde suggestioni verbali e visuali. ◆ Alle Esperienze di poesia verbo-visuale in Emilia-Romagna, e ai suoi incroci con l’ala creativa (Chiara Cretella), così come all’Avventura sonora di «Baobab» (Giovanni Fontana), ma anche all’Innocente esistere (Loredana Magazzeni) di una poetessa ancora troppo sconosciuta come Patrizia Vicinelli viene finalmente data la giusta attenzione. (Lisa Bentini, Manifesto, 2 dicembre 2007, p. 13, Cultura).
Composto dal confisso verbo- (ricavato dall’agg. verbale) aggiunto all’agg. visuale.
V. anche verbo-visivo.