veltrusconiano
agg. (iron.) Che deriva dal reciproco avvicinamento delle posizioni e delle scelte politiche di Walter Veltroni e di Silvio Berlusconi. ◆ per la firma della Costituzione europea c’è adesso al Campidoglio una sala autenticamente televisiva: azzurra con venature d’oro. E pare non sia nemmeno brutta. A conferma, stai a vedere, che le ibridazioni veltrusconiane hanno anche un futuro. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 28 ottobre 2004, p. 5, Interno) • e gli altri giornalisti chiamati a interrogare i due leader, come se la sono cavata? Passano l’esame tutti dal punto di vista del look, che ognuno ha interpretato secondo la sua storia (gessato da mondo economico per Ferruccio de Bortoli, intellettual-chic per Pierluigi Battista e Mario Pirani, già veltrusconiano per Mario Orfeo e Mario Giordano, entrambi in cravatta a pallini bianchi), ma la squadra che ha preferito [Vittorio] Sgarbi è la seconda, quella che ha interrogato Veltroni. «Gli altri mi sono sembrati meno duri, persino [Piero] Sansonetti, come già rassegnati alla vittoria del Cavaliere». (Maria Luisa Agnese, Corriere della sera, 14 febbraio 2008, p. 5, Primo piano) • Se quella forza [della Sinistra] sarà scarsa, sarà più difficile non solo chiamare in causa le scelte di [Walter] Veltroni ma, ciò che più conta, lo sarà limitarne la libertà di manovra. Appunto nella partita delle soluzioni «veltrusconiane». E dunque sul terreno degli effetti concreti, dalla gestione della crisi economica e delle sue ricadute sociali alla ristrutturazione dell’architettura istituzionale, principiando dal sistema elettorale e di governo. (Anubi D’Avossa Lussurgiu, Liberazione, 13 aprile 2008, p. 23, Commenti).
Derivato dal s. m. inv. Veltrusconi con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.