tristo
agg. [lat. trīstis, di etimo oscuro; v. anche triste]. – 1. ant. Mesto, gravemente afflitto e addolorato: sotto quello sporto trovato uno uscio, come che serrato fosse, a piè di quello ... tristo e dolente si pose a stare (Boccaccio); che esprime questo stato d’animo di afflizione: Sembianz’avevan né trista né lieta (Dante); Ne l’ora che comincia i t. lai La rondinella presso a la mattina (Dante); A le lagrime triste allargai ’l freno (Petrarca); o che suscita comunque un’impressione penosa: un abbattimento che faceva un t. contrapposto alla pompa festiva de’ loro abiti (Manzoni). In queste accezioni oggi è antiquato, e sostituito in genere da triste, che esprime tuttavia uno stato d’animo più intimamente melanconico, mentre tristo si adatta meglio a esprimere un dolore misto a cruccio, a dispetto, e talora pieno di astio e di malanimo: Micòl ammirava Sì come donna dispettosa e trista (Dante); o si accompagna ad altre connotazioni, per es. a quelle di sventurato, sciagurato, infelice: questo misero modo Tegnon l’anime t. di coloro Che visser sanza ’nfamia e sanza lodo (Dante). 2. Malvagio, perverso, cattivo: uno t. cittadino non può male operare in una republica che non sia corrotta (Machiavelli); un t. individuo, una donna t. e disonesta, e sostantivato, un t., una t.; prov., se lodi il t. diverrà migliore, biasima il t., e diverrà peggiore; che esprime o riflette malvagità, che rivela animo cattivo: che faccia t. ha quello sbirro!; la guardava soffrire con un sorriso t., diabolico; provare una t. gioia, un t. compiacimento, la t. soddisfazione della vendetta; che è fatto con cattiveria, con malvagità: una t. azione; e in genere, di quanto ha relazione con il male, con il peccato: per entro i luoghi tristi Venni stamani (Dante), i luoghi infernali; verranno in un t. mondo, e in t. tempi, in mezzo a’ superbi e a’ provocatori (Manzoni). 3. ant. a. Meschino, povero: è stata un’annata t., ha fatto una t. figura. b. Stentato: crescere, venire su tristo, detto soprattutto di piante (cfr. intristire). c. ant. Sgradevole, nocivo, malefico: Sì che s’ausi un poco in prima il senso Al t. fiato (Dante). 4. ant. Con valore avv., in frasi esclamative, trist’a ... (per tristo a), «guai a ...», «male per ...»: trist’a chi nasce povero!; trist’a chi ci capita!; trist’a quelle case, dove gallina canta e gallo tace (prov.). Locuz. avv. alla trista, di malavoglia: Calandrino gl’invitò a cena cotale alla t., sì che costor non vi vollon cenare e partirsi da lui (Boccaccio). ◆ Dim. tristarèllo; pegg. tristàccio (tutti soprattutto con le accezioni del n. 2). V. anche tristanzuolo. ◆ Avv. tristaménte, in modo tristo, da persona trista: si compiace tristamente delle sventure altrui.