trave
s. f. (ant. o region. s. m.) [lat. trabs trabis]. – 1. Tronco d’albero squadrato, a sezione prismatica, adoperato come elemento di sostegno in varie strutture, soprattutto edilizie, o con altre funzioni: le t. del tetto; le t. di un’impalcatura; soffitto con travi a vista; t. di equilibrio, nella ginnastica artistica femminile, attrezzo per esercizî di equilibrio, costituito da una sbarra di legno lunga 5 m, larga 10 cm e alta 16 cm, la cui superficie imbottita è rivestita con materiale antisdrucciolevole, posta su due sostegni a un’altezza variabile dagli 80 ai 120 cm; la t. dell’ariete (macchina bellica); con allusione a quest’ultima, anche assol.: Urtò la t. immensa, e così dure Ne la torre addoppiò le sue percosse Che le ben teste in lei salde giunture Lentando aperse, e la respinse e scosse (T. Tasso); con senso più generico: incontro a loro I Teucri i sassi, i travi ed ogni tèlo Avventaron dal muro (Caro). Per metonimia: Sì come neve tra le vive travi Per lo dosso d’Italia si congela (Dante), tra gli alberi, da cui le travi si ricavano. Comuni le frasi fig. fa d’un fuscello una t., ogni bruscolo gli pare una t., di persona che, intenzionalmente o per tendenza all’esagerazione, ingrandisce enormemente l’importanza delle cose, e soprattutto delle contrarietà e dei fastidî, agli occhi altrui o ai proprî; vedere la pagliuzza (o il fuscello, la festuca) nell’occhio altrui e non vedere la t. nel proprio, parafrasi (che ha diverse varianti) di una nota allegoria evangelica (Matteo 7,3-5; Luca 6,41-42) a biasimo di chi, sempre pronto a rilevare i difetti, anche minimi, negli altri, non si accorge dei proprî, assai maggiori. 2. Con sign. più ampio, nella scienza e nella tecnica delle costruzioni, struttura portante elementare orizzontale o inclinata, rettilinea o a piccola curvatura, avente sezione trasversale piena (t. piena), cava (t. a cassone, a tubo), profilata (t. a T, a U, a I, ecc.). In partic., t. armata, provvista di uno o più sostegni intermedî (contraffissi) appoggiati a un tirante metallico ancorato alle due estremità della trave; t. di colmo, trave che corre lungo il colmo di un tetto, detta a volte anche colmareccio; t. composta, formata da più parti (se in legno, è costituita da due o più travi normali sovrapposte e unite da bulloni o biette; se in acciaio, a parete piena, è costituita dall’unione di lamiere saldate o chiodate in modo da conferire alla sezione trasversale la forma a doppio T); t. di gronda, trave di appoggio che sorregge il tetto a livello della gronda; t. maestra, la trave principale, nei ponti a travata e nei solai composti; t. parete, struttura portante formata da una lastra piana di piccolo spessore, disposta in modo che le forze esterne siano contenute nel suo piano; t. reticolare, lo stesso che travatura reticolare; t. rinforzata, sostenuta al centro da puntoni inclinati appoggiati al disotto degli appoggi della trave stessa; t. a sbalzo, ancorata a un’estremità alla struttura di cui fa parte, e aggettante nel vuoto, in genere di acciaio o di cemento armato, utilizzata per sostenere terrazze, scale, pensiline, ponti; t. stirata, trave con sezione a doppio T, con l’anima di fori triangolari ottenuti intagliandola e stirandola a caldo. 3. Nei dirigibili, trave o t. di chiglia, struttura metallica reticolare disposta inferiormente all’involucro nel senso longitudinale, avente lo scopo di concorrere al mantenimento della forma di un dirigibile semirigido, assorbendone parte delle sollecitazioni; t. articolata (o snodata), trave costituita da tronchi, collegati tra loro per mezzo di cerniera. Nei velivoli che non hanno fusoliera, t. di coda, travatura esterna reticolare o a guscio che serve a collegare la superficie portante con l’impennaggio. Negli elicotteri, travatura che collega la fusoliera con il rotore ausiliario di coda. 4. Nell’aratro, lo stesso che bure. 5. In araldica, traversa dell’ancora, che si blasona se di smalto diverso dalla stanga. 6. Negli attrezzi da pesca come i palamiti e le traine di superficie con battellini divergenti, il cavo di canapa o di nailon che sostiene le lenze. 7. In anatomia, lo stesso che corpo calloso (v. calloso). ◆ Dim. travétta e travettina, travétto m. (anche con sign. partic., v. travetto2), travicèlla, travicèllo m. (per i sign. partic., v. la voce); accr. travóne m.