traslocare
v. tr. e intr. [der. del lat. locus «luogo», col pref. tras-] (io traslòco, tu traslòchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. non com. Trasferire in una sede diversa, soprattutto con riferimento a impiegati o dipendenti: lo hanno traslocato in una filiale della provincia; è stato traslocato in un altro ufficio dal Governo (De Marchi). Più genericam., trasportare e collocare altrove: t. i libri nella nuova libreria; hanno deciso di t. i loro vecchi mobili nella casa di campagna. 2. Come intr. o, meno spesso, nel rifl. traslocarsi, trasferirsi, e più comunem. andare ad abitare in un’altra casa, o cambiare zona per esercitare la propria attività, sempre restando nella stessa città: ha avuto ingiunzione di sfratto, e deve traslocarsi, o traslocare; abbiamo traslocato in periferia con gli uffici e i magazzini; il laboratorio rimarrà per qualche giorno chiuso perché dobbiamo traslocare.