trascinamento
trascinaménto s. m. [der. di trascinare]. – 1. L’azione, l’operazione di trascinare; il fatto di venire trascinato: cos’è tutto questo t. di sedie?; anche in senso fig.: il t. delle folle, il t. della platea, e sim., come forza di attrazione, di esaltazione, e sim. Nella tecnica fotografica e cinematografica, o della stampa: meccanismo, sistema di t. della pellicola, della carta, dei moduli continui per la stampa dei dati in uscita da un calcolatore o da un terminale. 2. In elettronica, t. di frequenza, la variazione della frequenza di un oscillatore elettronico che si ha quando varia l’impedenza del carico utilizzatore; per ovviare a tale inconveniente si inserisce un amplificatore separatore tra l’oscillatore e il carico. 3. In fisica, moto di t., particolare moto rigido che interviene nello studio dei moti relativi: precisamente, data una terna di riferimento, convenzionalmente fissa, una terna in moto rispetto alla prima e un punto in moto rispetto sia all’una sia all’altra, il moto di trascinamento è il moto che avrebbe istante per istante il punto in moto se fosse solidale con la terna in moto: è quindi rappresentato dallo spostamento di quel punto della seconda terna che istante per istante coincide con il punto in moto; velocità di t., accelerazione di t., le componenti rispettivam. della velocità e dell’accelerazione del punto in moto dovute al moto di trascinamento; forza di t., la forza apparente del moto relativo di un punto che corrisponde al prodotto della massa del punto materiale per l’accelerazione di trascinamento: è la forza di trascinamento, per es., che si avverte in un veicolo quando accelera, come spinta all’indietro, o quando decelera, come spinta in avanti.