trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto al di là delle facoltà conoscitive dell’uomo, o di una realtà data e definita, concetto che si precisa in Kant come ciò che sorpassa ogni possibile esperienza. Con uso sostantivato e valore neutro, il principio divino o l’essere che è al di là delle categorie (quindi anche dell’essere stesso): l’aspirazione al t.; la fede nel trascendente. Nella fenomenologia di E. Husserl, è detta trascendente la percezione degli oggetti, contrapposta alla percezione immanente che la coscienza ha di sé stessa. 2. In matematica, di qualsiasi ente che non sia algebrico: metodi t.; numero t., ogni numero reale che non sia soluzione di nessuna equazione algebrica a coefficienti interi; funzione t., ogni funzione che non sia algebrica, nella quale cioè il legame tra la variabile dipendente y e la variabile indipendente x non possa essere espresso dall’uguaglianza tra due polinomî in x e y; funzioni trascendentalmente t., funzioni analitiche che non soddisfano nessuna equazione algebrico-differenziale; curva t., curva che non è rappresentabile con un polinomio.