tradiano
s. m. (iron.) Il modo di tradurre e la lingua usata dai traduttori che ricalcano lessico e sintassi dell'opera originale, specialmente narrativa, con l'effetto di creare una lingua artificiosa; anche, lo stile e il lessico adottati da scrittori che intendono imitare modelli stranieri di successo. ◆ Egregio Severgnini, forse lei, fruitore di libri e film in lingua originale, è ancora all’oscuro di tutto. Glielo dico io, allora: nelle librerie, nelle sale cinematografiche, nei serial televisivi l’italiano è caduto in disuso da un pezzo. Il suo posto l’ha preso il «tradiano»: la lingua parlata dai traduttori. Forse l’idea non le piacerà, ma le assicuro che imparare il tradiano è facile: basta mescolare lessico italiano e sintassi inglese. (Andrea Benedet, Corriere della sera.it, 23 novembre 2007, Italians con Beppe Severgnini).
Composto dal v. trad(urre) (con riferimento anche al v. tradire) e dal s. m. ital(iano).