tornire
v. tr. [der. di tornio] (io tornisco, tu tornisci, ecc.). – 1. Lavorare al tornio, arrotondare e levigare con la lavorazione al tornio: t. un pezzo metallico; t. il legno, l’avorio. 2. fig. Elaborare, rifinire, condurre a perfezione formale: t. una frase, un periodo, un verso, e anche una pagina, un sonetto, un madrigale. ◆ Part. pass. tornito, anche come agg.: pezzi meccanici, elementi di legno torniti; un vaso di ceramica tornito, ben tornito; levò dalla sporta una scatola d’un legno ordinario, ma tornita e lustrata con una certa finitezza cappuccinesca (Manzoni); più spesso in senso estens. e fig.: braccia, gambe ben tornite, di rotondità perfetta e di forme molto armoniche, così da sembrare lavorate al tornio: la gamba t. risaliva a un seno procace e molle (Claudio Magris); versi, periodi perfettamente torniti, rifiniti con eleganza.