termite
tèrmite (meno corretto termìte) s. f. [dal lat. tardo termes -mĭtis (variante di tarmes -mĭtis: v. tarma)]. – Insetto appartenente al vasto gruppo delle termiti, insetti sociali polimorfi, gruppo che da solo costituisce l’ordine degli isotteri (lat. scient. Isoptera), con circa 2000 specie che popolano le regioni tropicali e subtropicali del globo, mentre poche specie vivono nei climi temperati, e tra esse due europee, Reticulitermes lucifugus e Calotermes flavicollis, presenti anche in Italia: sono insetti terrestri, lucifughi, a metamorfosi incompleta, che vivono in società spesso costituite da un numero enorme di individui (fino a 10 milioni), in nidi, detti termitai, scavati nel legno o costruiti con terra e legno masticati e impastati, alti fino a 9 metri. Le società presentano un polimorfismo dovuto all’esistenza di diverse caste: maschi e femmine feconde (re e regine) sono pigmentati e alati (le ali cadono in seguito al volo nuziale durante il quale avviene l’accoppiamento), mentre maschi e femmine sterili sono atteri e formano le caste degli operai e soldati; le femmine di alcune specie hanno l’addome ingrossato in relazione alla funzione riproduttiva (fisiograstria), e possono raggiungere i 15 cm di lunghezza (come nel genere Bellicositermes). Si nutrono per lo più di cellulosa che digeriscono grazie alla presenza di protozoi simbionti nell’intestino (assenti in alcune specie), mentre alcune caste o stadî larvali vengono nutriti con materiali elaborati dalle termiti stesse. Gli individui della specie Reticulitermes lucifugus, diffusa in Liguria e in Italia centrale e meridionale, scavano gallerie nel legno in decomposizione ma possono attaccare anche alberi viventi e provocare notevoli danni alle colture arboree.