tenzone
tenzóne (ant. tencióne) s. f. [dal provenz. tensô (che è il lat. *tentio -onis, prob. tratto da contentio -onis «contesa»)], letter. – 1. a. Genere di poesia lirica sorto in Provenza e diffusosi nella produzione in volgare italiana e di altri paesi romanzi tra il sec. 12° e il 13°, consistente in uno scambio polemico di poesie o di strofe alternate tra due poeti: la t. tra Dante e Forese Donati, in tre coppie di sonetti. b. Litigio, contrasto, scontro di parole aspre e irose: dopo lunga tencione Verranno al sangue (Dante); ma Gisippo ... dopo lunga tencione vel pur mandò (Boccaccio). Fig., contrasto di opposti pensieri o sentimenti: due pensier gli fero Terribile tenzon nell’irto petto (V. Monti). 2. Combattimento, scontro di persone armate: riprendendo l’impeto veloce, Di novo ancora a la tenzon si scaglia (T. Tasso); e lo astringe ad usar ne la tenzone L’armi che ottuse tra le man gli pone (Parini); singolar tenzone, duello (v. singolare, n. 1 a).