tenure
s. m. o f. inv. Occupazione, impiego, posto di ruolo. ◆ Si tratta, in sostanza, di spostare il finanziamento dal contribuente all’utente. «Ciò permetterà lo svilupparsi di università private con un sistema di tenure all’americana, con abolizione della carriera a vita per i docenti e del valore legale del titolo di studio» [Alberto Alesina intervistato da Pierluigi Panza]. (Corriere della sera, 29 novembre 2003, p. 8, In primo piano) • È in questo ambito che si sviluppa compiutamente la carriera del ricercatore, ed è in questa fase che risulta necessario far emergere ed identificare il personale più qualificato e in grado di svolgere attività di ricerca attraverso l’attribuzione della «tenure», cioè dell’impiego «a vita». (Letizia Moratti, Sole 24 Ore, 21 marzo 2004, p. 8, Italia-Politica) • «Farei quello che fanno le università americane, con il sistema del tenure. Se hai lavorato bene nella tua istituzione per un minimo di anni, vieni assunto» [Paolo Giovannetti intervistato da Roberto Carnero]. (Unità, 20 luglio 2006, p. 25, Cultura).
Dall’ingl. tenure.
Già attestato nella Stampa del 7 marzo 1992, Tuttolibri, p. 3 (Furio Colombo).