tasto
s. m. [der. di tastare]. – 1. Il tastare, quasi esclusivam. nell’espressione avv. al t., tastando: riconoscere qualche cosa al t.; andare al t., camminare tastando il terreno col bastone o le pareti con le mani, come fanno i ciechi o chi avanza nel buio (v. tastoni). 2. a. Piccola leva sulla quale, nel pianoforte, nell’organo, nel clavicembalo e in strumenti simili, si preme con il dito per mettere in moto il meccanismo che produce la nota voluta: scorrono più lente sopra i t. [del cembalo] le dita (Foscolo). Nei pianoforti moderni i tasti che producono i suoni naturali sono più lunghi e sono rivestiti di avorio o di un materiale affine, mentre i tasti che producono suoni alterati con diesis o bemolli sono più corti e sono rivestiti di ebano o di materiale affine. b. Tassello di legno, generalmente di ebano, collocato sul manico degli strumenti a corde pizzicate e a plettro; indica il punto su cui si deve premere il dito per ottenere la nota voluta. c. Ciascuna delle piastrine su cui si batte col dito per mettere in moto il meccanismo di scrittura in macchine dattilografiche e per la composizione tipografica (linotype o monotype), in telescriventi, computer, in calcolatrici e in altre macchine a tastiera. In partic., nelle macchine per scrivere si distinguono tasti di scrittura o alfanumerici, in numero variabile da 42 a 46, comprendenti le lettere dell’alfabeto, i segni convenzionali e di punteggiatura, i numeri, e tasti di servizio o operativi, il cui numero varia a seconda del modello di macchina, che consentono particolari funzioni (per es., il ritorno a capo del carrello, la spaziatura, il passaggio dal minuscolo al maiuscolo, ecc.). T. telegrafico, lo stesso che manipolatore (v.) Morse. Più genericam., qualsiasi leva di comando o pulsante, in dispositivi meccanici o elettrici, che si metta in azione con la pressione delle dita. d. Comune l’espressione fig. (derivata dal sign. musicale) toccare un t., alludere con intenzione a qualche cosa, volgere il discorso verso un determinato argomento: non toccare certi tasti; sono t. delicati, argomenti che possono dispiacere a chi ascolta; ha toccato il t. giusto, un t. falso, ha fatto un discorso opportuno o inopportuno; anche con compl. ogg. di persona: non è prudente toccarlo su quel t.; e lui, toccato su quel t., non si poté contenere. 3. Prelievo di materiale che si fa scavando il terreno, o staccando un tassello (per es. da una forma di formaggio o da un cocomero), a scopo esplorativo: fare il t. a un cocomero; contrattare l’acquisto di un quantitativo di forme di pecorino sotto tasto, dopo averne verificato la qualità con un tassello. 4. In zootecnia, lo stesso che maneggiamento. 5. In macelleria, uno dei nomi region. del taglio di carne bovina altrove chiamato pancia o falda, tra il costato e la coscia. ◆ Dim. tastino, nelle accezioni del n. 2.