taiga
tàiga (o taigà) s. f. [voce russa, di origine altaica]. – Formazione forestale boreale con prevalenza di conifere (abeti, larici e pini), caratteristica delle zone settentrionali dell’Eurasia, limitata, a nord, dalla tundra artica, mentre verso sud degrada nelle steppe e nelle praterie continentali, o nelle foreste di latifoglie nelle regioni a clima oceanico (una formazione forestale analoga, anche se con composizione floristica diversa, si estende in tutto il Canada in condizioni climatiche simili). Il clima, di tipo continentale, è caratterizzato da inverni molto rigidi (con temperature minime intorno ai 30 °C sotto lo zero, e con lunghi periodi d’innevamento), da una temperatura media (del mese più caldo) tra 10 e 20 °C, da un periodo vegetativo di 5-7 mesi, da scarse precipitazioni concentrate nei brevi e tiepidi periodi estivi; durante il periodo invernale si ha una scarsa disponibilità idrica, rimanendo la poca acqua che arriva al suolo bloccata dal permafrost (suolo permanentemente gelato). La vegetazione presenta notevole semplicità floristica e strutturale, essendo lo strato dominante costituito da conifere, la cui particolare struttura e fisiologia fogliare consente una assimilazione (v. questa voce, nel sign. 2 a) per la maggior parte dell’anno anche a bassa temperatura, mentre sotto lo strato arboreo si rinviene un sottobosco con ontani, betulle e mirtilli, e uno strato inferiore con poche erbe, muschi ed epatiche. Nella fauna della taiga predominano, tra i grandi mammiferi, l’orso e l’alce, e numerosi sono i roditori, come lo scoiattolo, il burunduk e l’arvicola boreale; fra i carnivori si trovano lo zibellino, il ghiottone, la donnola siberiana e la lince; gli uccelli più comuni sono il crociere, la nocciolaia, i tetraonidi e gli strigiformi, tra cui l’allocco di Lapponia e l’ulula, esclusivi di queste zone.TAV.