virgolettevirgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione [...] , un’evidenza particolare (nello scrivere e anche nel parlare): un avvertimento minaccioso che ha messo tra v.; e tra virgolette, espressione usata spec. nel parlato, prima o dopo una o più parole, per segnalarne l’uso figurato, o una particolare ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] medievali) soltanto con l’avvento della stampa alla fine del sec. 15°. Due v., o doppie v., sinon. poco com. di virgolette. b. In aritmetica, il segno di virgola serve a separare la parte intera dalla parte decimale di un numero: per es. 21 ...
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virgolettare
v. tr. [der. di virgolette] (io virgolétto, ecc.). – Chiudere una o più parole, un passo, un nome, tra virgolette, nella scrittura e nella stampa: v. una citazione, un brano, il titolo di [...] dell’intervistato; dare un rilievo e un’evidenza particolare, anche nel parlare: l’oratore ha virgolettato alcune sue affermazioni più impegnative. ◆ Part. pass. virgolettato, anche come agg. e s. m., nelle varie accezioni del verbo: una parola, una ...
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misinterpretazione
s. f. Interpretazione errata, fraintendimento. ◆ Ha ragione [Vladimir] Nabokov quando sostiene che ormai la parola «realtà» può essere impiegata solo tra virgolette. Ma le virgolette [...] non sono parentesi: un conto è, della «realtà», mettere a fuoco i fluidi fondamentali – come insegna la scienza – attraverso la complessità interattiva del rapporto tra Soggetto e mondo esterno; un conto ...
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lungosopravvivente
(lungo-sopravvivente, lungo sopravvivente), s. m. e f. Paziente che riesce a prolungare la durata della propria vita grazie all’uso di terapie efficaci. ◆ I lungo sopravviventi da [...] un orribile neologismo tecnico per definirli: «lungo-sopravviventi». Ma loro vorrebbero essere considerati, più semplicemente, «guariti». Senza virgolette: guariti e basta. (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 5 giugno 2004, p. 20, Cronache) • La ...
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retroscenismo
s. m. Tentativo di scoprire e interpretare retroscena, spesso improbabili o inesistenti. ◆ Caro direttore, leggo con stupore di essere un commentatore stizzito dell’intervista che Mario [...] con lo stesso Monti, del quale condivido sempre gli stimoli e le sagge sottolineature. Il retroscenismo a suon di virgolette e voci di palazzo non mi appartiene. Cordialmente Romano Prodi (Stampa, 1° settembre 2006, p. 9, Interno) • Secondo Giuliano ...
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virgolettatura
s. f. [der. di virgolettare]. – L’azione, il fatto di chiudere tra virgolette una o più parole o espressioni nella scrittura, o, anche, di rilevarle enfaticamente nel discorso parlato [...] o nella recitazione ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] funzioni del punto fermo); dopo i due punti, quando si riferisce in forma diretta il discorso altrui (generalmente racchiuso tra virgolette); in poesia, talvolta, al principio d’ogni verso, secondo un uso oggi non più seguito come in passato; 2) come ...
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Piddi
Piddì (piddì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Pd, Partito democratico. ◆ Sono tornati a farsi avanti i «giovani» con le virgolette, affiancati dalle immancabili [...] quote rosa, donne che fanno politica da un pezzo. Niente di nuovo, insomma. Così il Piddì rischia di fare la fine di Michael J. Fox in «Ritorno al futuro»: sperare di andare avanti, e vedersi catapultato ...
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lineetta
lineétta s. f. [dim. di linea]. – Breve linea, in genere. In partic.: 1. Il piccolo tratto orizzontale che nella scrittura e in tipografia è usato con varie funzioni: per unire due elementi [...] simile a quello delle parentesi; prima e dopo la citazione di un discorso diretto, con la stessa funzione quindi delle virgolette, ecc. (anche in questi casi, è distinta in tipografia con nomi diversi a seconda della lunghezza e della funzione). In ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso speciale o traslato. La virgoletta può...
VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
–
Alte
(“ ”)
–
Basse
(« »)
–
Apici
(‘ ’)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
– per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, venerabile Jorge,» disse. «Ci attendevi?»...