assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] sale della città, o della nazione, o del mondo (prima mondiale assoluta). d. Nello sport, campionati a. (o, come s. regione del suo campo di definizione, un valore della funzione tale che ogni altro valore assunto dalla funzione in un punto della ...
Leggi Tutto
valorevalóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] barometrica assume v. diversi; ecc. In partic., v. di soglia, il minimo valore che deve avere un agente per produrre un determinato effetto. In matematica, v. assoluto, il valore che si attribuisce a un numero relativo n prescindendo dal suo segno ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] c’è neppure il t. materiale per mangiare un boccone. Usato assol., indica spesso spazio di tempo non breve: ci vuole t. a stampato lo sapeva leggere, mettendoci il suo t. (Manzoni). Con valore pleonastico: partì subito, e nel t. di una settimana era ...
Leggi Tutto
scarto3
scarto3 s. m. [der. di scartare3]. – 1. a. Spostamento laterale brusco e improvviso, di animali e, per estens., di mezzi di locomozione: il cavallo fece uno s. e gettò a terra il fantino; per [...] della loro differenza, cioè |a−b|; s. relativo fra due numeri reali a e b, il rapporto fra lo scarto assoluto e il valoreassoluto del secondo numero: |a−b|/|b|. L’idea di scarto, talora espressa con il termine scostamento, è strettamente legata al ...
Leggi Tutto
relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] a essa; tutti i dati della tabella sono r. all’anno 1990. b. Nell’uso com. (in contrapp. ad assoluto), di proprietà o di valore che appaiono parziali, limitati, non in sé completi e perfetti, e che possono essere definiti solo per raffronto con ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valoreassol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] . Fuori del linguaggio filosofico, fisico e matematico, con valore relativo: a. Con riferimento ai corpi celesti, o , L’espace d’un matin», Consolation à Du Périer, 1607); con uso assol.: Né so che s. mi si desse il cielo Quando novellamente io venni ...
Leggi Tutto
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] ciò che è, che esiste: Tutte nature ... si muovono a diversi porti Per lo gran mar de l’e. (Dante). Quindi ente, nel suo valoreassoluto: l’E. supremo, l’e. in sé, Dio. b. Si può riferire anche (e con quest’uso può avere il plur. esseri) agli uomini ...
Leggi Tutto
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] , Giove Ottimo M., pontefice massimo. 2. Sostantivato, con valore neutro, la cosa, la parte, la quantità più grande prevista dalla legge; essere il massimo, essere il migliore in assoluto, la cosa più auspicabile è desiderabile: quel ristorante è il ...
Leggi Tutto
elativo
agg. [der. del lat. elatus, part. pass. di efferre «portare fuori, innalzare», comp. di ex- e ferre «portare»]. – Propr., che tende o serve ad innalzare, a estendere, ad allargare; nella terminologia [...] e., il comparativo, soprattutto latino, usato con valoreassoluto (senza cioè un secondo termine di comparazione, e detto più comunem., nel linguaggio scolastico tradizionale, comparativo assoluto), come per es. senior «alquanto vecchio», brevior ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] questo il m. di discutere?; non è questo il m. di entrare (anche assol.: non è questo il m.!, sottintendendo di trattare, di fare, e sim.; tanto per dire», con cui si vuol togliere valoreassoluto alle proprie parole e attenuarne l’effetto, affermando ...
Leggi Tutto
valore assoluto
valore assoluto di un numero reale x, detto anche modulo e indicato con il simbolo |x|, è il numero reale non negativo definito come il numero stesso se esso è positivo o nullo, il suo opposto se invece esso è negativo. Per...