codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] lettere, cifre, ecc. (notissimo il c. telegrafico Morse, usato in collegamenti a piccola distanza e in quelli radiotelegrafici); con altro senso, sinon. di cifra o cifrario, ossia raccolta di parole convenzionali, ciascuna corrispondente a un numero ...
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installazione
installazióne (meno com. istallazióne) s. f. [dal fr. installation (v. installare)]. – 1. non com. L’atto e la cerimonia dell’installare in una carica, in una dignità, soprattutto ecclesiastica; [...] con i suoi servizî, ecc.; analogam., in aeronautica, installazioni di bordo, il complesso dei varî dispositivi, strumenti, apparecchi radiotelegrafici, ecc., di cui è munito un aeromobile. c. In arte, assemblaggio di elementi e oggetti all’interno di ...
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radiofaro
s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e faro]. – Nella navigazione radioassistita, stazione radiotrasmittente in installazione fissa, di posizione geografica determinata, la cui funzione è di [...] con la direzione di provenienza del radiosegnale (rilevamento radiogoniometrico): caratteristica del r., sequenza di segnali radiotelegrafici, diversa per ciascun radiofaro (nominativo di identificazione), emessa in assegnati intervalli di tempo su ...
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semaforo
semàforo s. m. [comp. del gr. σῆμα «segnale» e -foro, sul modello del fr. sémaphore]. – 1. Apparecchio di segnalazione luminosa a luci colorate (detto più propriam. s. stradale), comandato a [...] presso il mare, generalm. in un fabbricato dipinto a grandi scacchi bianchi e neri, munito di apparecchi telegrafici e radiotelegrafici, di apparecchi di segnalazione, ecc., che costituisce il collegamento fra le navi e la terra, per dare e ricevere ...
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autoeterodina
s. f. [comp. di auto-1 e eterodina]. – In radiotecnica, circuito radioricevente a reazione (anche detto autodina) atto alla ricezione di segnali radiotelegrafici non modulati, nel quale, [...] con un solo tubo termoelettronico, sono generate oscillazioni locali che vengono sovrapposte ai segnali in arrivo in modo da generare battimenti a frequenza acustica ...
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jigger
〈ǧìġë〉 s. ingl. [propr. «che danza, che balla», nome di varî strumenti e apparecchi] (pl. jiggers 〈ǧìġë∫〉), usato in ital. al masch. – 1. Nome di macchine per varî trattamenti di tessuti (bagni [...] su un altro cilindro. 2. Denominazione data da G. Marconi al trasformatore ad alta frequenza che serviva ad accoppiare all’antenna il generatore a scintilla o il ricevitore a coherer nei suoi primi apparati radiotelegrafici sintonici (1911). ...
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ticker
〈tìkë〉 s. ingl. [der. di (to) tick «ticchettare»] (pl. tickers 〈tìkë∫〉), usato in ital. al masch. – Dispositivo elettromagnetico per la ricezione di segnali radiotelegrafici a onda persistente [...] (non modulata), molto usato ai primordî della radiotelegrafia, poi sostituito dal rivelatore eterodina. ...
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. In un apparecchio per la trasmissione o la ricezione di segnali radiotelegrafici o radiotelefonici occorre distinguere l'apparecchio ricevente o trasmittente propriamente detto da un'altra parte, che prende il nome di aereo o antenna, e cui...
ticker
ticker 〈tikë〉 [Der. dell'ingl. to tick "ticchettare"] [STF] [ELT] Dispositivo (una specie di campanellino elettromagnetico) per la ricezione a udito di segnali radiotelegrafici a onda persistente (non modulata), molto usato ai primordi...