rabbinismo
s. m. [der. di rabbino]. – Nome dato talvolta al giudaismo in quanto fondato sull’insegnamento dei rabbini, talvolta a questo insegnamento nel suo insieme, e all’attività dei rabbini stessi. ...
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ministro
1. MAPPA Un MINISTRO è, nell’ordinamento statale italiano, un membro del governo, a capo di uno dei principali settori della pubblica amministrazione detto ministero o dicastero; i ministri [...] termine in questo senso è usato specialmente in ambito religioso, in cui esistono i ministri del culto (sacerdoti, pastori, rabbini ecc.) e i ministri dei sacramenti, cioè le persone che li impartiscono (sacerdote, vescovo ecc.). 4. In diplomazia, il ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] giur., degli ecclesiastici della Chiesa cattolica o degli addetti all’amministrazione dei culti acattolici, cioè pastori, rabbini e sim. c. Ministro dei sacramenti, nella Chiesa cattolica, chi, nell’amministrazione dei sacramenti, compie il ...
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rabbinicorabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, [...] adoperata per libri d’importanza minore o per i commenti marginali ai testi in scrittura quadrata ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere [...] ’s, che aveva aperto un ristorante non kosher nella nuova stazione dei bus. La licenza kosher era stata rifiutata dai rabbini. McDonald’s aveva aperto lo stesso, venendo denunciato dai proprietari della stazione dei bus, minacciati di boicottaggio da ...
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masora
maṡòra (o massòra) s. f. [dall’ebr. massōrāh «tradizione»]. – Il complesso di lavori di carattere filologico che varie scuole di dotti rabbini (denominati masoreti) compirono, dal 5° al 10° sec. [...] d. C., sul testo ebraico dell’Antico Testamento, per fissarlo e assicurarne la retta pronuncia nella lettura sinagogale ...
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masoreta
maṡorèta (o massorèta) s. m. [der. di masora (o massora)] (pl. -i). – Denominazione dei dotti rabbini che hanno operato la sistemazione filologica del testo ebraico dell’Antico Testamento nota [...] col nome complessivo di masora (v. la voce prec.) ...
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taled
talèd s. m. [dal fr. taled, che è dall’ebraico ṭallīt]. – Mantello o scialle bianco, orlato di strisce nere o blu, di foggia varia ma sempre con frange ai quattro angoli, indossato dai rabbini [...] e dai capi delle comunità ebraiche, e anche dai fedeli in genere, nella sinagoga, per le preghiere del mattino ...
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Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione dei testi filosofici e linguistici dall’arabo...
masorà (ebr. masōrạh) Il complesso di lavori filologici che varie scuole di dotti rabbini compirono dal 5° al 10° sec. d.C., sul testo ebraico dell’Antico Testamento, per fissarlo e assicurarne la retta pronuncia nella lettura sinagogale. Tra...