mucciniano
s. m. e agg. Seguace o imitatore del regista Gabriele Muccino; tipico di Gabriele Muccino e delle sue rappresentazioni cinematografiche. ◆ Se il giudizio su «L’ultimo bacio» aveva diviso le [...] sono agitati e febbrili come i ragazzi mucciniani né patinati e consumisti come quelli di Federico Moccia. (Fulvia Caprara, Stampa, 13 marzo 2007, p. 51, Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Gabriele) Muccino con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. ...
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muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino [...] ultimo bacio»), dei quarantenni («Ricordati di me»). Dei nonni, dei trisavoli, delle consuocere. Il suo verbo è il «muccinismo», microcosmo patinato-veltroniano dove le donne sono tutte nevrotiche, gli uomini tutti fragili e i fratelli hanno tutti la ...
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bastiancontrarismo
(bastian contrarismo), s. m. L’atteggiamento di chi si compiace di prendere sempre una posizione contraria, di contraddire. ◆ Che misera fine ha fatto il tentativo giornalistico, sull’onda [...] telefonicamente l’abituale mazzo di pareri dei soliti noti e di citare i professionisti del bastiancontrarismo; e già Muccino aveva inviato un messaggio traboccante di entusiasmo per il film del presunto rivale. (Tullio Kezich, Corriere della sera ...
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velinaro
agg. (iron.) Che richiama lo stile di vita, il mondo dello spettacolo e delle veline; da rotocalco, da cronaca rosa. ◆ Anche voi, stavolta ci mettete dentro la tv: solo che mentre [Gabriele] [...] Muccino attacca la televisione velinara, voi salvate quella quizzarola. (Simonetta Robiony, Stampa, 19 aprile 2003, p. 28, Cultura & Spettacoli) • Accanto alle cafonate vip, ai flirt velinari e alle solite storie di volgare eloquenza, da tempo ...
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vipparolo
agg. (iron.) Proprio dei vip. ◆ [tit.] Isterie vipparole per il rivoluzionario normale, [Gabriele] Muccino seduce la Luiss (Foglio, 29 marzo 2001, p. 2) • a Roma si è svegliata quella sottile [...] febbre vipparola che prende la città quando arriva qualcuno di straordinariamente celebre. (Marinella Venegoni, Stampa, 5 agosto 2006, p. 25, Spettacoli).
Derivato dal s. m. e f. vip, di origine ingl., ...
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teenmovie
loc. s.le m. Genere cinematografico rivolto a un pubblico di adolescenti. ◆ [tit.] «Prendete sul serio i teen movie» [testo] […] «I titoli di Silvio Muccino e “Tre metri sopra il cielo” sono [...] declinazioni diverse di uno stesso filone, il teenmovie, genere molto frequentato in America e non necessariamente superficiale» [Nicolas Vaporidis riportato da Andrea Santini]. (Mattino, 13 novembre 2007, ...
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film-culto
film culto loc. s.le m. inv. Film che è oggetto di particolare apprezzamento come simbolo di un’epoca, di una generazione o dello stile di un regista. ◆ Nell’«Ultimo bacio» di Gabriele Muccino, [...] film culto per trentenni nell’Italia post-comunista, si dice che «la vera rivoluzione è la normalità». (Foglio, 7 marzo 2001, p. 2) • Nel film culto degli anni Sessanta [«2001 Odissea nello spazio»], la ...
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Regista cinematografico italiano (n. Roma 1967). Dopo gli studi al centro sperimentale di cinematografia e l’esperienza di aiuto regista con P. Avati e M. Risi, ha realizzato i suoi primi lungometraggi Ecco fatto (1998) e Come te nessuno mai...
Attore cinematografico, regista e sceneggiatore italiano (n. Roma 1982). Ha esordito sul grande schermo con Paparazzi (di N. Parenti, 1998) e successivamente ha collaborato con il fratello Gabriele alla sceneggiatura di Come te nessuno mai (di...