erbaceoerbàceo agg. [dal lat. herbaceus]. – Di erba, di erbe, che ha natura o qualità di erba: pianta e., pianta che ha consistenza piuttosto tenera, non legnosa; cenosi e., costituita solo da erbe, [...] come i prati o certe steppe; coltivazione, coltura e., quella di piante erbacee, come i cereali, la patata; innesto e., quello fatto con marze e soggetti erbacei, cioè molto giovani, come si usa talora nella vite (contrapp. a legnoso). Poco com., ...
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stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. [...] arboreo dominante, formato dagli alberi e delimitato dal limite superiore delle loro chiome, e dagli strati arbustivo, erbaceo, muscoso e/o lichenico costituiti rispettivam. da arbusti, erbe, muschi e/o licheni. Esiste anche una stratificazione ...
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-aceo
-àceo [dal lat. -aceus]. – Suffisso derivativo presente in aggettivi normalmente d’origine latina che esprimono una somiglianza o alludono a una qualità relative a quanto designato dal nome che [...] funge da base: cartaceo, erbaceo, perlaceo, violaceo. ...
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savana
(non com. savanna) s. f. [dallo spagn. sabana, che è dal taìno zabana «prato, pianura fertile»; la forma con -nn- è dall’ingl. savanna(h)]. – In fitogeografia, formazione vegetale xeromorfa caratteristica [...] dell’America Merid., dell’Asia e dell’Australia, ricoprente pianure più o meno vaste; è costituita da uno strato erbaceo dominante con prevalenza di graminacee, a volte insieme con ciperacee; gli alberi crescono tipicamente in gruppi o isolati, come ...
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merlot
‹merló› s. m., fr. [propr. «merlotto», der. di merle «merlo1»]. – Vitigno francese già da tempo introdotto in Italia e coltivato spec. nel Veneto e nel Friuli; dà grappoli cilindro-conici con [...] acini piuttosto piccoli, rotondi, di color nero intenso, di sapore speciale erbaceo, da cui si ottengono buoni vini da pasto che hanno lo stesso nome. ...
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cabernet
‹kabernè› s. m., fr. – 1. Nome di vitigni francesi originarî della Gironda (vini di Bordeaux), diffusi in molti paesi, in Italia spec. nelle Tre Venezie: hanno grappoli medî con acini piuttosto [...] piccoli, neri, di sapore erbaceo caratteristico. 2. Vino rosso prodotto con uve dei vitigni cabernet: i c. del Veneto, del Friuli, di Gorizia, del Trentino e Alto Adige. ...
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culmo
s. m. [dal lat. culmus]. – In botanica, il caule delle graminacee e di altre monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodî (tranne che nel mais e nella canna da zucchero). ...
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steppicursore
steppicursóre agg. [comp. di steppa e del lat. cursor -oris «chi corre, corridore»]. – In botanica, riferito a organismo vegetale erbaceo di steppa che, al termine del proprio ciclo (tipicamente [...] annuale), si stacca dal suolo, e, disseccato e avvolto a palla, percorre la steppa spinto dal vento, disperdendo così i semi ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; [...] può essere erbaceo o legnoso ed è diverso da specie a specie per forma (cilindrico, prismatico, schiacciato, ingrossato a palla), per lunghezza (da 1 cm a più di 100 m in alberi come la sequoia e l’eucalipto, e addirittura a più di 300 m in alcune ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] i suffissi -ace, -àceo, -eo, -ìaco, -ulènto si trovano quasi esclusivamente in aggettivi derivati dal latino (capace, erbaceo, ferreo, paradisìaco, polverulento). Con l’aiuto di prefissi si formano inoltre aggettivi di sign. contrario: traducibile ...
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Agraria
L. vegetativa Eccessivo sviluppo erbaceo di alcune colture, che può predisporre le piante all’allettamento; si può in tali casi deprimere il rigoglio con le rullature, con la cimatura o anche con un sollecito pascolo di pecore che determina...
Il caule delle Poacee e di altre Monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodi (tranne che nel mais e nella canna da zucchero), per la scomparsa del midollo, al cui posto si trova un canale interrotto da diaframmi in corrispondenza...