numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] della terza fila. In usi assol., seguito dal nome del numero, quando si consideri il numero in sé, come numeri che si esprimono con una frazione, cioè con un rapporto tra due numeri interi, come per es. 2/3 chi dice cose senza criterio o senza senso). ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] cioè della successione temporale. e. Più astrattamente, il criterio, il metodo che si segue nel disporre ordinatamente le cose del sistema metrico decimale, equivalente a m2 16,504. 11. Senza alcun rapporto diretto con i principali sign. del termine ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] criterio di giudizio, mezzo di comparazione: guai s’io dovessi prender la mia debolezza per m. del dovere altrui, per norma del m. in cui, espressione con cui si stabilisce genericam. un rapporto tra due fatti, con sign. analogo a «tanto ... quanto, ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] rivolto alla propria conservazione), considerato come unico criterio di valutazione e azione politica, e al primo caso, o rispettivam. quello degli eredi del defunto) e dall’indicazione delrapporto sociale vigente tra essi: si distingue dalla ditta ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] fra l’arabo e l’ebraico; avere a., essere in a.; il criterio dell’analogia. 2. Con accezioni specifiche. a. In diritto, procedimento ’età classica e nella scolastica: per Aristotele, è identità delrapporto che unisce due a due i termini di due o più ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] l’indicazione della pagina dove si trovano). Col medesimo criterio di compilazione: i. delle illustrazioni, delle tavole fuori nel tempo o nello spazio (come rapporto cioè tra due o più quantità o entità del fenomeno misurate in epoche o luoghi ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] i documenti che li comprovano, in quanto possono costituire criterio di discriminazione tra i concorrenti: concorso per esame e per partic.: a. T. di una moneta, il rapporto tra il peso del metallo prezioso o pregiato puro contenuto nella moneta e ...
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anzianita
anzianità s. f. [der. di anziano]. – 1. L’essere anziano, condizione di anziano: data la sua a., ha diritto al vostro rispetto. 2. Nel rapporto di lavoro, pubblico o privato, il tempo trascorso [...] dall’inizio delrapporto stesso; il tempo trascorso in un determinato grado gerarchico; più genericam., il tempo da cui si ricopre ordine di a., in base all’a., seguendo il criterio della maggiore o minore anzianità: le graduatorie vengono fatte per ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] all’unità stilistica; in architettura, il modo e il criterio con cui sono disposte e organizzate le diverse parti di un formazione del plurale dei nomi composti, v. plurale. 4. In statistica, rapporto di c. (o di parte al tutto), rapporto che ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] tradizionali, condizione evocata spesso come criterio interpretativo del disorientamento ideale delle giovani generazioni sono peculiari della pittura, come l’effetto cromatico risultante dal rapporto della luce con l’ombra, e della superficie con l ...
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