ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). [...] questo sign. venga anche il nome (soprannome quindi) del personaggio condannato da Dante tra i golosi, nel canto VI dell’Inferno (Voi cittadini mi chiamaste Ciacco ...), è ipotesi accolta da molti commentatori, ma non sicura. 2. agg. Sudicio, sporco. ...
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pulito
1. MAPPA È PULITO tutto ciò che è privo di macchie e di sporcizia (strada pulita; camera, stanza pulita; tenere p. il pavimento, l’appartamento; mettersi una maglia, una camicia pulita; tenere, [...] in capo, con una zazzerina bionda e per punto senza un capel torto avervi, il quale quello medesimo mestiere usava che Ciacco.
Il quale essendo una mattina di quaresima andato là dove il pesce si vende e comperando due grossissime lamprede per messer ...
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vertudioso
vertudióso (o virtudióso) agg. [der. di vertude, virtude, ant. varianti di virtù], poet. ant. – Virtuoso, valoroso, o, anche, dotato di magiche virtù: Adorna villanella, Che se’ più vertudiosa [...] Che non se ne favella (Ciacco dell’Anguillaia). ...
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lezioso
lezióso (ant. lazióso) agg. [der. di lezio]. – 1. Di persona che parla (o si esprime, anche nello scritto, o in altra forma o manifestazione d’arte), o gestisce, si muove, si comporta in modo [...] l.; stile l.; le l. eleganze di un prosatore. 2. ant. Grazioso, piacente: Giema [= gemma] lazïosa, Adorna villanella (Ciacco dell’Anguillaia). ◆ Dim. (per lo più iron.) leziosétto, leziosino. ◆ Avv. leziosaménte, in modo lezioso, affettato: parlare ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] : più non si desta Di qua dal suon de l’angelica tromba, Quando verrà la nimica podesta (Dante, con riferimento all’anima di Ciacco); Col corpo morto il vivo spirto alberga Sin ch’oda il suon de l’angelica tromba Che dal ciel lo bandisca o che ve l ...
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morditore
morditóre s. m. (f. -trice) [der. di mordere]. – Chi, o che, morde. Più spesso fig., chi morde con parole pungenti (di offesa, di calunnia, di rimprovero); anticam., persona assai abile nel [...] motteggiare: si narra che fosse un m. pronto e arguto; Ciacco ..., essendo per altro assai costumato e tutto pieno di belli e di piacevoli motti, si diede a essere non del tutto uom di corte ma m. (Boccaccio). ...
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invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] ti invito a meditare sulle possibili conseguenze di questa tua decisione. c. Spingere, stimolare, eccitare; per lo più con soggetto astratto: Ciacco, il tuo affanno Mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ’nvita (Dante); Ira la ’nvita e natural furore A spiegar ...
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pesare
v. tr. e intr. [lat. pē(n)sare, intensivo di pendĕre «pesare», part. pass. pensus] (io péso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Valutare il peso, o la massa, di qualche cosa, con la bilancia [...] mi pesa molto. c. Dispiacere, rincrescere: mi pesa molto dover prendere questi provvedimenti, ma ne sono costretto; arrecare dolore: Ciacco, il tuo affanno Mi pesa sì, ch’a lagrimar mi ’nvita (Dante). d. Essere imminente, incombere, con riferimento a ...
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cittadino2
cittadino2 s. m. (f. -a) [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Chiunque abita in città o risiede in una determinata città: i c. di Venezia, di Palermo; c. operosi, pacifici, tranquilli; spesso [...] aspetto di c.; rivalità fra cittadini e valligiani. b. Concittadino: era rispettato da tutti i c.; Voi cittadini mi chiamaste Ciacco (Dante). c. Anticam., con senso più ampio, abitante in genere: d’ogni altro ricchissimo c. che allora si sapesse in ...
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Poeta fiorentino del sec. 13º, che non pare identificabile col Ciacco ricordato da Dante (Inf., VI) e dal Boccaccio (Decam., IX 8). Dei due componimenti a lui attribuiti (O gemma leziosa e Part 'io mi cavalcava) soltanto il primo può essere...
ANGUILLAIA, Ciacco dell'
Mario Marti
Di questo rimatore (sec. XIII) sembra non possa dirsi altro, di sicuro, se non che egli fosse fiorentino. Lo attestano l'ottimo cod. Vat.3793 (e in esso si legge, per altro, "Anguillaia" e non "Anguillara",...