camerlengocamerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, [...] persona addetta alla custodia del tesoro, all’amministrazione dei beni del sovrano, di una comunità civile o religiosa, ecc. Nella costituzione comunale era il tesoriere del comune. 2. Nella Chiesa romana, ...
Leggi Tutto
depositario
depoṡitàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo depositarius, der. di deposĭtum «deposito»]. – 1. (f. -a) Chi, o che, riceve in deposito valori o cose di proprietà altrui. Anche fig.: essere d. [...] di un segreto, di una confessione. 2. ant. Il tesoriere principale di Firenze e di altre città dell’Italia centrale; a Venezia, l’ufficiale preposto al banco di giro, e in varie località il camerlengo dei pegni. ...
Leggi Tutto
biccherna
bicchèrna s. f. [etimo incerto]. – Nome con cui, nei secoli dal 13° al 18°, s’indicò a Siena la Camera del comune, ossia l’erario comunale, e l’ufficio che ne aveva l’amministrazione, a capo [...] del quale erano il camerlengo e i provveditori della b. o quattro di biccherna. I registri annuali dell’ufficio, detti libri di b. (notevoli anche per il valore archivistico del contenuto), dalla metà del sec. 13° in poi hanno il piatto anteriore ...
Leggi Tutto
ciambellano
(o ciamberlano) s. m. [dal fr. ant. chamberlenc, che ha lo stesso etimo dell’ital. camarlingo, camerlengo]. – 1. Dignitario che nelle corti dei sovrani e dei grandi feudatarî medievali e [...] nelle corti moderne era addetto alla cura degli appartamenti e del tesoro del re. Gran c., capo dei ciambellani di una corte. 2. fig. Uomo servile, adulatore ...
Leggi Tutto
dignita
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di [...] esterni, detti distinzioni di d. o contrassegni d’onore (per es., la basilica posta in palo dietro lo scudo del cardinale camerlengo, o le bandiere poste decussate dietro lo scudo dei generali), sia da figure poste entro lo scudo. 3. ant. Principio ...
Leggi Tutto
camerario
cameràrio s. m. [dal lat. tardo camerarius, der. di camĕra nel sign. di «erario1»]. – Nel medioevo, carica civile ed ecclesiastica indicata anche col nome di camerlengo (v.); gran c., nella [...] monarchia normanna e sveva, l’ufficiale preposto alla camera o fisco regio ...
Leggi Tutto
gonfalone
gonfalóne (ant. confalóne) s. m. [dal fr. ant. gonfalon, che è dal franco *gundfano «bandiera di guerra»]. – 1. Antica denominazione dello stendardo del Comune medievale, e genericam. del vessillo [...] 1° maggio da giovani e innamorati come simbolo dell’amore e della primavera. 2. G. pontificio, insegna araldica del cardinale camerlengo, del prefetto di Roma e dei gonfalonieri di Santa Romana Chiesa, costituita da un ombrellone a spicchi di rosso e ...
Leggi Tutto
erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di [...] i testi delle leggi, ecc. 2. Nel medioevo, la cassa, camera e amministrazione finanziaria in genere, e anche il cassiere o camerlengo. 3. Nell’età moderna, le finanze dello stato, e anche il tesoro pubblico: i proventi, gli introiti dell’e.; le spese ...
Leggi Tutto
pasquiere
pasquière s. m. [der. del lat. pascuum «pascolo»]. – Anticam., a Pisa e a Lucca, colui che registrava le bestie ammesse ai pascoli pubblici e riceveva il pagamento delle fide o ne passava l’elenco [...] al camerlengo per la riscossione. ...
Leggi Tutto
Nella costituzione comunale si chiamava spesso camerario il tesoriere del comune. Nella monarchia normanna e sveva il gran camerario, cioè l'ufficiale preposto alla camera o fisco regio, riceveva il danaro che a questa si versava, aveva cura...
Gran camerlengo (m. Napoli 1490) del Regno di Napoli, prese parte alla congiura dei Baroni (1485); arrestato (1487) dal duca di Calabria, fu infine chiuso in un sacco e gettato in mare.