bruto
agg. e s. m. [dal lat. brutus «pesante, inerte, stolido», di origine osca]. – 1. agg. Privo della ragione: al ventre serventi a guisa d’animali b. (Boccaccio); o che è proprio delle bestie, materiale: [...] : peso b.; cifre b. (in valutazioni, calcoli e sim.), non elaborate, non articolate. Per arte b., adattamento del fr. art brut, v. questa locuz. al suo luogo alfabetico. d. In botanica, linfa b., la linfa ascendente, la quale è costituita da una ...
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abbrutire
v. tr. e intr. [der. di bruto] (io abbrutisco, tu abbrutisci, ecc.). – 1. tr. Rendere simile a un bruto, a bruti: è un lavoro che abbrutisce. 2. intr. (aus. essere) e intr. pron. Divenir simile [...] : fatiche abbrutenti; una dipendenza abbrutente dalla droga. ◆ Part. pass. abbrutito, anche come agg., ridotto allo stato di bruto, anche in senso iperb., sfinito, esausto: essere abbrutito dal molto lavoro; sentirsi abbrutito dalla (o per la) fatica ...
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brutale
agg. [dal lat. tardo brutalis]. – Da bruto, degno di un bruto: istinti b.; un impulso di b. malvagità; violenza, delitto b.; essere vittima di una b. aggressione; di persona, che agisce con modi [...] proprî di un bruto: un uomo brutale. Per estens.: maniere b., villane, prive di delicatezza; glielo disse con b. franchezza, senza riguardi; anche, spietato, inesorabile: nel b. svolgimento dei fatti storici (Pascoli). ◆ Avv. brutalménte, con ...
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imbrutire
v. intr. e tr. [der. di bruto] (io imbrutisco, tu imbrutisci, ecc.), non com. – Come intr. (aus. essere), divenire simile a un bruto: imbrutire (o, con la particella pron., imbrutirsi) nell’ignoranza. [...] Più raro come trans., rendere simile a un bruto, togliere la dignità umana (cfr. il più com. abbrutire). ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] l’uso latino, serve a distinguere (in contrapp. a minore) il più antico tra personaggi di ugual nome: Bruto M., il fondatore della repubblica romana (distinto da Bruto Minore, l’uccisore di Cesare); Catone M. (o il M.), Catone il Censore (contrapp. a ...
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tu quoque, Brute, fili mi?
(lat. «anche tu, Bruto, figlio mio?»). – Parole che, secondo la tradizione, Cesare prima di morire avrebbe rivolto a Marco Bruto riconoscendolo tra i suoi uccisori. Si ripetono [...] talora (spesso nella forma abbreviata tu quoque?), in tono di amaro rimprovero o, anche, di scherz. e finta sorpresa, nel cogliere in fallo una persona che si riteneva irreprensibile, o nell’essere male ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] quando lo rivedo ...! E alludendo, come minaccia per lo più scherz., alla frase con cui, secondo Plutarco, il cattivo genio di Bruto gli avrebbe predetto in sogno l’imminente sconfitta del 42 a. C. a Filippi, nella Tracia: ci rivedremo a Filippi! e ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] fioca che non si udiva quasi più (Verga); anche con riferimento ad animali, meno spesso a organismi vegetali: L’a. d’ogne bruto e de le piante (Dante). In frasi enfatiche equivale a «tutto»: cavare, rubar l’a. a uno, portargli via tutto, ottenere da ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] Aggiunto a nome di persona, serve a indicare, secondo l’uso lat., quello vissuto più tardi tra due personaggi omonimi: Bruto M., Catone Minore. 2. Nel linguaggio filos., con riferimento a un sillogismo, termine m., quello dei due termini estremi che ...
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brut
‹brüt› agg., fr. [dal lat. brutus «bruto»]. – Propr., greggio; in partic., dello champagne, molto secco, che non ha subìto la seconda fermentazione. ...
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bruto
Vincenzo Laraia **
. Il termine (cfr. il latino brutus), secondo un'accezione già affermata tra gli autori classici, è comunemente usato per indicare ciò che è privo di ragione, e come tale è passato nel lessico medievale; cfr. Isidoro...
Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia contro la quale s'erano battuti...