superfetazione
superfetazióne s. f. [dal lat. mediev. superfetatio -onis, der. del lat. superfetare «concepire sopra un precedente concepimento», comp. di super- e fetus «feto»]. – 1. In biologia, fenomeno piuttosto raro in cui la fecondazione di un ovulo, in alcuni mammiferi, ha luogo quando già un altro ovulo, maturato nel corso dell’ovulazione precedente, è stato fecondato e ha cominciato a svilupparsi; se il secondo ovulo riesce anch’esso a svilupparsi, si ha una gravidanza gemellare, nella quale uno dei gemelli, il più giovane, è di regola meno sviluppato. 2. estens. e fig. a. Cosa che si aggiunge ad altre in un secondo tempo e senza necessità, costituendo un’aggiunta superflua, un pleonasmo: a questo punto, il romanzo era già compiuto, tutti i capitoli aggiunti successivamente ne sono una inutile s.; l’amore quale lo si concepisce e lo si fa nella classe colta è una s., una malattia, un contagio portato dalla civiltà (Tarchetti). b. Parte aggiunta a un edificio dopo la sua ultimazione e tale da guastare l’aspetto estetico dell’edificio stesso o anche dell’ambiente circostante.