stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in modo che non possa sfuggire; teneva la tazza s. tra le mani; avvicinò il bambino a sé e lo tenne s. tra le braccia; nodo, cappio s., ben serrato in modo che difficilmente possa sciogliersi; il condannato aveva già il cappio s. alla gola; fig., avere il cuore s. (o anche la gola, la voce stretta) dall’angoscia, dall’emozione, ecc., essere gravemente alterato, turbato. Com. l’espressione fig. avere o tenere la borsa s., essere molto, eccessivamente limitato nello spendere: in onorare altrui teneva la borsa s. (Boccaccio); quindi, tenersi, essere stretto, di chi si mostra eccessivamente parsimonioso o avaro (o, più genericam., rigoroso, che non concede con facilità: un professore che è molto s. nel dare i voti, o nei voti); per estens., nell’uso poet., essere molto cauto, restìo: E voi, mortali, tenetevi stretti A giudicar (Dante). Con funzione avverbiale: un pacco legato stretto; lo abbracciò stretto (o, rafforzando, stretto stretto). b. Molto vicino, addossato: stavano stretti l’uno all’altro; tenendogli gli sproni stretti al corpo, ... il ronzino, sentendosi pugnere, correndo per quella selva ne la portava (Boccaccio); tenersi s. alla parete (camminando), alla costa (navigando), ecc.; prendere una curva s., stringendola verso l’interno e rasentando il bordo della strada (se a destra) o il limite interno di mezzeria (se a sinistra); nell’uso letter., tenere qualcuno stretto a sé, tenere la sua mente fissa, attenta: visione apparve che ritenne A sé me tanto stretto, per vedersi, Che di mia confession non mi sovvenne (Dante). Per sottolineare una mancanza di spazio che limita i movimenti: essere, trovarsi s. contro il muro, in un vicolo, tra due autocarri, e, nel pugilato, s. alle corde. c. Legato con una o più altre persone da vincoli di parentela, di amicizia e di altri rapporti personali: quei tre sono s. da una vecchia amicizia; è s. con lui da legami di sangue; più genericam., legato, vincolato: Tutti fatti a sembianza d’un Solo, ... Siam fratelli; siam s. ad un patto (Manzoni); ha valore rafforzativo quando si riferisce a sostantivi indicanti il particolare vincolo: parenti, amici s.; essere in s. amicizia con qualcuno; tra loro c’è una parentela molto s.; questo è il mio più s. collaboratore. d. Intimo, segreto: trattenersi in s. colloquio; stamane ... io trovai con la donna mia in casa una femina a s. consiglio (Boccaccio). e. Costretto, incalzato, stimolato (seguito di solito da un compl. di agente, e quindi con funzione verbale): s. dalla necessità, si rivolse a me per aiuto; Ruggiero ... stretto dal furor stringe la spada (Ariosto). 2. Di dimensioni ridotte nel senso della larghezza, non ampio, angusto: tavola, scrivania s.; un armadio s.; una s. fascia; maniche s. (fig., essere di manica s., avaro, rigido); avere le scarpe s.; vestito s. (o che sta s.) alle spalle, alla vita; questa giacca mi sta s., o sto un po’ stretto in questa giacca; strada, piazza s.; apertura, porta s.; stare a bocca s., tenere le labbra s.; a denti s., con i denti serrati (e con sign. estens. o fig., ridere a denti s., forzatamente, combattere, lottare a denti s., con sforzo intenso e tenace). Nel linguaggio marin., acque s. (o ristrette), canali, bracci di mare poco ampî o nei quali bassifondi o scogli a fior d’acqua lasciano poco spazio libero alla navigazione: navigare in acque s., impegnarvisi con la nave usando la massima attenzione e servendosi degli strumenti necessarî. 3. Usi fig.: a. Solo, esclusivamente, non più che... (con questo sign., precede sempre il sostantivo): lo s. necessario, lo s. indispensabile, soltanto il necessario, l’indispensabile: basterà che portiate con voi lo s. necessario; ridurre allo s. indispensabile le spese. Con riferimento al modo di esprimersi: parlare in s. dialetto, in gergo molto s., in s. genovese, in s. siciliano, ecc. (e più spesso posposto, in siciliano s., in genovese s., ecc.), in dialetto o gergo puro, non snaturato dall’immissione di forme della lingua nazionale o regionale. Per la locuz. in senso stretto, v. stricto sensu. b. Inderogabile, rigoroso, con riferimento a norme, precetti o misure disciplinari, doveri: regola s.; è s. obbligo di coscienza, oltre che s. dovere giuridico, denunciare chi commette un delitto; digiuno s., particolarmente rigoroso; tenere sotto s. sorveglianza, sottoporre a una s. vigilanza; osservare la più s. neutralità o imparzialità; lutto s., manifestato attenendosi con rigidezza alle formalità tradizionali. Per estens.: rendere s. conto di ciò che si è fatto, della propria condotta, delle ricerche compiute, ecc., minuto, scrupoloso; trovarsi nella s. necessità di fare, di dire ..., impellente, imprescindibile; prezzo s. (o ristretto), senza possibilità di ulteriori ribassi; battere qualcuno di s. misura, con un vantaggio o uno scarto minimo. c. In fonetica, vocale s., lo stesso che vocale chiusa (v. chiuso1, n. 2 e): questa sillaba si pronuncia con «e» s., con «o» stretta. d. In elettromagnetismo, accoppiamento s., fra due circuiti o due elementi, quello che porta a un forte trasferimento d’energia. ◆ Avv. strettaménte, in modo stretto, così da essere o stare stretto: essere legato strettamente; stavano strettamente abbracciati; rigidamente, rigorosamente: fa strettamente il suo dovere; è sempre strettamente sorvegliato; l’invito è strettamente personale; ant., miseramente, o con grande sobrietà e parsimonia: un suo poderetto piccolo ..., delle rendite del quale strettissimamente vivea (Boccaccio).