steroide
steròide s. m. e agg. [comp. di ster(olo) e -oide]. – In biochimica e in chimica organica, nome generico di sostanze di origine naturale, molte delle quali di grande interesse biologico e farmaceutico, che si possono considerare strutturalmente derivate dall’idrocarburo idroaromatico sterano, i cui quattro anelli vengono indicati per convenzione con A, B, C, D, e i cui 17 atomi di carbonio vengono numerati come nella figura che segue:
In posizione 13 è presente un metile, e così pure in posizione 10 (se l’anello A non è aromatico); in posizione 17 è spesso presente una catena laterale; possono essere presenti doppî legami e funzioni ossigenate; un piccolo gruppo di steroidi contiene anche azoto (alcaloidi s.). L’attività biologica è legata alle suddette caratteristiche, oltre che al numero di atomi di carbonio presenti nella molecola (da 18 a 30) e alla loro configurazione sterica. In base al numero di atomi di carbonio gli steroidi si distinguono in: s. C18, con l’anello A insaturo (ormoni estrogeni e derivati), s. C19 (ormoni androgeni e derivati), s. C21 (ormoni progestinici e corticosurrenali e derivati), s. C23 (genine dei glicosidi della digitale e dello strofanto), s. C24 (acidi biliari e genine del veleno di rospo), s. C27 (alcune sapogenine) e s. da C27 a C30 (steroli). Appartengono agli steroidi gli steroli, le provitamine D, gli ormoni sessuali e quelli della corteccia surrenale, ecc. S. urinarî, i metaboliti, eliminati con le urine, degli ormoni steroidi, la cui determinazione ha notevole importanza in endocrinologia. S. anabolizzanti, derivati dal testosterone, legittimamente prescritti per finalità terapeutiche ma ampiamente utilizzati nella pratica del doping sportivo per la loro capacità, se assunti in dosi dieci volte superiori a quelle terapeutiche (e perciò pericolose), di aumentare la massa e la potenza muscolare.