sposo
spòṡo s. m. [lat. spōnsus; v. sposa]. – 1. ant. o region. Uomo che ha fatto promessa di matrimonio, fidanzato. Con questo sign. oggi è ancora in uso, ma spesso con tono scherz., l’espressione promesso s., così come il femm. promessa s., e il plur. promessi s., spec. per il ricordo del titolo del capolavoro manzoniano I promessi sposi. 2. Marito, ma con riferimento specifico alla cerimonia del matrimonio oppure al periodo di tempo che segue immediatamente al matrimonio: andare s., prendere moglie, sposarsi; lo s. aspettava la sposa in chiesa; la presentazione dei genitori dello s. agli invitati; lo s., al ritorno dal viaggio di nozze, ha offerto una cena agli amici; in altri casi è d’uso region. o letter., oppure esprime, di fronte a marito, una sfumatura affettiva o scherzosa: guarda come se ne sta attaccata al suo s.; posso rubarti lo s. per il prossimo ballo?; come va la vita da sposo? Così pure il plur. sposi, per indicare il marito e la moglie insieme: gli s., al ricevimento di nozze, erano molto eleganti; viva gli s.!; sono s. da poco, sono s. novelli. 3. Con valore fig., in qualche locuzione e appellativo, spec. di carattere religioso: lo s. della Chiesa, il mistico s., Gesù Cristo; Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro Dietro allo sposo, sì la sposa piace (Dante), con allusione alle nozze di s. Francesco con la Povertà. ◆ Dim. spoṡétto, e più com. spoṡino, sposo novello, giovane sposo; al plur., sposini, sposi da pochissimo tempo: una coppia di sposini in viaggio di nozze.