sottospecie
sottospècie s. f. [comp. di sotto- e specie], invar. – 1. In biologia animale e vegetale, categoria tassonomica costituita da una o più popolazioni differenziate dalle altre della stessa specie per un insieme di caratteri diagnostici ereditarî e formatesi per l’azione selettiva di varî fattori. Nella classificazione, la categoria è riconosciuta dai rispettivi codici internazionali di nomenclatura e indicata aggiungendo ai nomi del genere e della specie un terzo nome (per es., Cervus elaphus hippelaphus, per il cervo europeo, e Cervus helaphus corsicanus, per il cervo sardo), mentre in botanica al nome della sottospecie si premette l’abbreviazione subsp. o ssp. (per es., Prunus domestica subsp. domestica, nome del susino). 2. Nel linguaggio com., con sign. più generico, ciascuna delle varie suddivisioni o manifestazioni con cui una qualsiasi specie di oggetti o di cose, anche astratte, può presentarsi: l’artigianato, l’attività culturale, ecc. in tutte le sue specie e s.; anche in senso spreg., varietà inferiore, specie di valore scadente: certi quadri moderni non sono arte, ma una s. dell’arte; mi ha offerto una s. di caffè.