socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico (v. maieutica); l’ironia s. (v. ironia); o tipico del carattere che a lui viene attribuito: serenità socratica; amore s., pederastico, omosessuale. Come s. m., un s., i s., i seguaci di Socrate; in partic., i s. minori (in contrapp. al s. maggiore, Platone), i discepoli che ne continuarono la dottrina o ne tramandarono l’insegnamento, lasciando insieme notizie sulla sua vita e attività (come Senofonte). Dialoghi s., gli scritti platonici del periodo giovanile (Apologia, Critone, Ione, Protagora, il 1° libro della Repubblica, Carmide, Lachete, Liside, Eutifrone), nei quali da una parte la personalità di Socrate si riflette in modo più aderente alla sua realtà storica e dall’altra l’interlocutore Socrate appare dominante nel dialogo.