sibaritico
sibarìtico agg. [dal lat. Sybaritĭcus, gr. Συβαριτικός, anche nel sign. fig. di «molle, lascivo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’antica città di Sìbari, dei sibariti (v. la voce prec.): il rapido fiorire della potenza s.; i resti dello splendore sibaritico. b. Favole s., nella tradizione classica, favole aventi come protagonisti non animali ma uomini, già note come tipo nel sec. 5° a. C., e consistenti probabilmente in fatterelli, risposte argute o sciocche, attribuite ad abitanti di Sibari. 2. fig. Da sibarita, proprio, degno di un sibarita e, per estens., esageratamente raffinato, troppo molle o lascivo: lusso s.; piaceri s.; abitudini s.; un lusso smoderato e pazzo ... suol portar prima soverchio amore delle comodità, e quindi una s. morbidezza (Genovesi). ◆ Avv. sibariticaménte, alla maniera dei sibariti, con raffinatezza e mollezza eccessive: vivere sibariticamente.