semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica. Il termine, nella forma fr. sémiologie, risalente a F. de Saussure (1857-1913), indicava inizialmente uno studio dei segni nel quadro della vita sociale, come parte quindi della psicologia sociale e generale; successivamente, gli studî di semiologia, di tradizione saussuriana e per lo più in lingua francese, si sono occupati prevalentemente del funzionamento di sistemi di segni intenzionali e artificiali (le lingue storico-naturali, i segnali stradali, i segnali marittimi, l’alfabeto Morse, ecc.), anche nell’ambito della vita sociale (per es., i sistemi d’oggetti d’uso, come la moda, le automobili, ecc.). 2. In medicina, sinon. meno com. di semeiotica. 3. In economia, s. (o sintomatologia) economica, l’applicazione sistematica di dati statistici relativi a fenomeni economici al fine di formulare previsioni o di conoscere la situazione economica di un paese in un determinato momento presente o passato.