scilla
s. f. [dal lat. scilla, e questo dal gr. σκίλλα; cfr. squilla2]. – 1. Genere di piante della famiglia liliacee (lat. scient. Scilla), con una novantina di specie delle regioni temperate dell’Europa, dell’Asia e del Sudafrica, di cui poche in Italia; alcune, per es. Scilla peruviana, sono coltivate per la bellezza dei fiori e qua e là inselvatichite. 2. Pianta appartenente a un genere affine (Urginea maritima), detta anche cipolla marina o squilla, che cresce attorno al Mediterraneo nei pendii aridi e nelle garighe: ha un grosso bulbo, piriforme, le cui squame mediane sono biancastre o rosa violacee (a seconda delle varietà bianca o rossa), scapo alto anche più di un metro, foglie un po’ carnose, lanceolate, fiori bianchi riuniti in racemo; è pianta velenosa e le squame mediane del bulbo, tagliate in strisce sottili, si seccano e si usano in medicina essenzialmente per il loro contenuto in glicosidi aventi proprietà cardiotoniche.