rivotismo
s. m. L’idea che tornare a votare, chiamare nuovamente gli elettori alla urne, possa risolvere i problemi della politica. ◆ [tit.] Le trappole del rivotismo [testo] […] Il governo casca? Si deve rivotare. Il governo non funziona con la maggioranza della quale dispone? Bene, torniamo alle urne. La nuova grande medicina è il rivotismo, il tornare a votare. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 5 gennaio 2006, p. 1, Prima pagina) • Critico in tutto. Anche nei sondaggi. Giampaolo Pansa, giornalista e scrittore, non risparmia neppure l’indagine di questa settimana ed esordisce: non credo ci possa essere una percentuale tanto alta di veneti e friulani disposta a ritornare alle urne. […] Sarebbe un errore. Perché il «rivotismo», neologismo del politologo Giovanni Sartori, presume una revisione, una ristrutturazione delle due aree politiche. Impossibile, quindi, che questo possa realizzarsi. Non c’è in programma alcuna ristrutturazione né a destra, né a sinistra. Adesso non cambierebbe nulla. (Annamaria Bacchin, Gazzettino, 25 aprile 2006, Nordest, p. III).
Derivato dal s. m. voto con l’aggiunta simultanea del prefisso ri- e del suffisso -ismo.