ritenere
ritenére v. tr. [dal lat. retinere, comp. di re- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. non com. Tenere di nuovo. 2. a. non com. Trattenere, rattenere, contenere: r. il passo, il respiro, un grido; in usi letter., con compl. ogg. di persona, impedirne o frenarne l’impeto, il movimento; trattenere: volendo egli entrar dentro, il ritenni (Boccaccio); discorsi, che lui tirò in lungo, ritenendo più d’una volta la compagnia che voleva andarsene (Manzoni); riferito a istinti, impulsi, sentimenti, frenarli, controllarli: poniam che di necessitate Surga ogne amor che dentro a voi s’accende, Di ritenerlo è in voi la podestate (Dante); nel rifl., frenare i proprî istinti, ecc.: appena del correr loro addosso e d’uccidergli si ritenne (Boccaccio). In usi ant., r. qualcuno, tenerlo in prigione per misure di sicurezza: trasse dalle carcere qualunche ... vi era ritenuto (Machiavelli); e, nell’intr. pron., ritenersi con qualcuno, intrattenersi amichevolmente con lui, esserne amico: usava molto nella casa di messer Lizio, e molto con lui si riteneva (Boccaccio). È com. e specifico solo in alcune locuz. mediche, come r. l’urina, v. ritenzione; r. l’acqua nei tessuti, come fatto patologico o anormale; e, anche nell’uso non strettamente medico, non r. il cibo, un medicinale, rigettarli poco dopo averli ingeriti. b. ant. o raro. Mantenere, conservare: r. un segreto, r. qualcuno in vita. c. R. a mente, in mente, o assol. ritenere, tenere a mente, ricordare: non riesco a r. (a mente) le date, i numeri; ha una memoria così debole, così labile che non ritiene i nomi, che ritiene poco o nulla; coll’aiuto di una memoria non infelice, ritenni in mente le parole (Goldoni); sostantivato, quasi prov.: non fa scienza, Sanza lo ritenere, avere inteso (Dante). 3. a. Non corrispondere, non consegnare a qualcuno la somma, o parte di essa, che gli spettava quale compenso di una cosa acquistata o di un servizio (in alcuni usi anche trattenere): a tutti i lavoratori dipendenti viene ritenuta l’imposta sul reddito; agli scioperanti sarà ritenuta dallo stipendio una quota corrispondente alle giornate di sciopero; ricòrdati di ritenergli il denaro per le spese postali. b. ant. Non corrispondere, non pagare una somma dovuta. 4. Giudicare, stimare: lo ritengo una brava persona, un amico sincero; ritengo giusto far così; se ritieni di averlo offeso, chiedigli scusa; ritenga bene che, passata questa [settimana], non m’appagherò più di chiacchiere (Manzoni). ◆ Part. pass. ritenuto (ant. ritènto), anche come agg. (v. la voce).