riregalare
(ri-regalare), v. tr. Regalare a qualcun altro un regalo non gradito; riciclare un regalo ricevuto. ◆ Poteva finire come a Verona o contro il Catania e invece il Genoa riesce a rimettere in piedi una partita che dopo quarantacinque minuti sembrava irrimediabilmente compromessa e che poi in un’ultima mezz’ora schizofrenica rischia addirittura di vincere ma anche di riregalare alla Fiorentina. (Gessi Adamoli, Repubblica, 17 novembre 2003, Genova, p. VI) • Spesso i regali indesiderati vengono riciclati nelle feste successive e donati a parenti e amici. Gli americani, che in questo sono avanti, si sono inventati il termine regift, riregalare. (Andrea Secchi, Italia oggi, 30 dicembre 2004, p. 4, Focus) • In Italia chi lo fa non è visto di buon occhio e, se scoperto, viene tacciato di avarizia e cattivo gusto. Ma negli Usa, patria mondiale del consumismo più sfrenato, la pratica ha addirittura introdotto un nuovo nome nei vocabolari. Si tratta del re-gifting, (ri-regalare) ovvero il riciclaggio dei regali natalizi poco graditi, che vengono riconfezionati e dati in dono per matrimoni, compleanni, bar-mitzvah e comunioni di amici e parenti. […] Altri consigli per evitare brutte figure: non ri-regalare un oggetto impolverato o usato. (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 2 gennaio 2005, p. 56, Tempo libero).
Derivato dal v. tr. regalare con l’aggiunta del prefisso ri-.
Già attestato nella Stampa del 21 maggio 1998, Tuttolibri, p. 10 (Enrico Ghezzi).