rimuginare
v. tr. e intr. [dal lat. muginari, che ha lo stesso sign., con l’aggiunta del pref. ri-] (io rimùgino, ecc.; come intr., aus. avere). – Agitare rimescolando o rivoltando. Raro in senso proprio, è invece com. in senso fig., agitare nella mente o nel cuore, pensare molto e a lungo sopra una cosa, quasi rivolgendola in tutti i versi: stava rimuginando pensieri di vendetta; rimuginava dentro di sé quel minaccioso avvertimento, o su quanto gli era stato riferito; è inutile r. avvenimenti passati; seguito da di e un infinito (con riferimento a cose da fare): il suo cipiglio ... era quello che ne prepara qualcuna, per esempio che rimugina di sposarsi (Pavese); usato assol.: il suo cervello non cessava di r.; rimase lì a r. dentro di sé.