burro
s. m. [dal fr. ant. burre (mod. beurre), che è il lat. būty̆rum, gr. βούτυρον; cfr. butirro]. – 1. Sostanza alimentare costituita dalle materie grasse contenute nel latte di vacca, o anche di capra, [...] : b. d’antimonio, tricloruro d’antimonio; b. d’arsenico, tricloruro d’arsenico; b. di stagno, cloruro stannico; b. di zinco, cloruro di zinco, ecc. d. B. nero, il letame di stalla come si presenta dopo la normale decomposizione in concimaia, e cioè ...
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dezincificazione
dezincificazióne s. f. [der. di zinco, col pref. de-]. – Tipo di corrosione, di natura elettrochimica, talora riscontrabile negli ottoni, che porta alla formazione di un deposito poroso [...] di rame metallico con sali basici di zinco (spec. ossicloruro); può essere ridotta o annullata aggiungendo alla lega piccole quantità di arsenico, stagno, piombo, nichel o alluminio. ...
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cadmio
càdmio s. m. [lat. scient. Cadmium, e questo dal lat. cadmīa, gr. καδμεία «cadmìa», che si estraeva vicino a Tebe, la città di Cadmo]. – Elemento chimico di simbolo Cd, numero atomico 48, peso [...] ’aria umida si copre lentamente di uno strato di ossido protettivo. Si ottiene come sottoprodotto nella lavorazione dei minerali di zinco, nei quali è contenuto fino al 2%, e viene adoperato, in unione con altri metalli, per la preparazione di leghe ...
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blenda
blènda s. f. [dal ted. Blende, abbrev. di Blendendes «ingannevole», per la sua somiglianza con la galena]. – Minerale monometrico, solfuro di zinco, di colore da giallo a bruno nerastro, lucente; [...] è uno dei più diffusi e importanti minerali per l’estrazione dello zinco. In Italia si rinviene, associato a galena, in Sardegna, nelle Valli bergamasche, in Alto Adige. Classe della b.: in cristallografia, la classe di simmetria esacistetraedrica, ...
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calamina
s. f. [dal lat. mediev. calamina, alteraz. del gr. καδμεία; v. cadmio]. – Minerale rombico, silicato basico di zinco, di solito in aggregati stalattitici o concrezionati a lucentezza vitrea, [...] , viene indicata con il plur. le calamine), costituisce, in notevoli masse, uno dei principali e più diffusi minerali di zinco: in Italia si rinviene in Lombardia (Val Seriana, Val Brembana) e in Sardegna. Classe della c., in cristallografia, la ...
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pigmento
pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. – 1. Nome generico di sostanze colorate insolubili che, disperse in mezzi acquosi o oleosi, sono capaci di [...] loro colore e all’elemento chimico in essi presente: bianco di zinco, rosso di titanio, giallo di cadmio, ecc., o con denominazioni segnalazioni; tra i più importanti il fosfuro di zinco, spesso attivato con sostanze che producono colorazioni diverse ...
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sherardizzazione
sherardiżżazióne 〈še-〉 s. f. [dal nome del tecnico ingl. Sherard Osborn Cowper-Coles, che mise a punto il procedimento nel 1900]. – Processo di protezione superficiale dell’acciaio mediante [...] che si effettua ponendo i pezzi da proteggere, generalm. di piccole dimensioni (viti, bulloni e sim.), previamente puliti, in un cilindro rotante a chiusura ermetica, contenente zinco polverulento e riscaldato all’esterno mediante gas o elettricità. ...
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metilico
metìlico agg. [der. di metile] (pl. m. -ci). – In chimica organica, di composto la cui molecola contiene il radicale metile −CH3 (detto anche radicale o gruppo metilico). Alcole m. (o metanolo), [...] facendo reagire ossido di carbonio e idrogeno in presenza di un catalizzatore (a base di ossido di zinco o di rame-zinco), e trova molte e importanti applicazioni, da quelle più tradizionali (impiego come solvente, denaturante, anticongelante, come ...
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lastra
s. f. [etimo incerto]. – 1. In genere, corpo che abbia due dimensioni prevalenti rispetto alla terza (lo spessore) e con le facce maggiori parallele e per lo più rettangolari: una l. di marmo, [...] generico dei clichés non montati; possono essere di piombo e antimonio (stereotipia), di rame o zinco (fotoincisione, fotolitografia). ◆ Dim. lastrina, lastrétta, lastrettina, lastrùccia, lastricina, lastricciòla, lastrolina; accr. lastróne m. (v ...
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galvanizzazione
galvaniżżazióne s. f. [der. di galvanizzare]. – 1. In elettrofisiologia, la stimolazione di un muscolo o di un nervo indotta con corrente elettrica, a fini diagnostici; anche, in genere, [...] ’impiego di una corrente elettrica a scopo terapeutico. 2. Operazione avente lo scopo di ricoprire oggetti metallici di un sottile strato di zinco per renderli più resistenti alla corrosione; può essere eseguita a caldo, con immersione in un bagno di ...
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zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema periodico, ha simbolo Zn, numero atomico...
dita di zinco
Punto di aggancio dello zinco a livello delle attività cellulari denominato fattore delle dita di zinco. Lo zinco interviene in una delle principali modalità di fissazione e di aggancio al DNA dei fattori di trascrizione: questi,...