idra
s. f. [dal lat. hydra, gr. ὕδρα, der. di ὕδωρ «acqua»]. – 1. a. Mostruoso serpente mitologico (propr. Idra di Lerna) con molte teste (da tre a nove e più, secondo le varie leggende), le quali rinascevano [...] al corpo per un solo filamento, e coda serpentina (il suo smalto ordinario è il verde). 5. Moneta d’argento fatta coniare nella zecca di Ferrara da Ercole I d’Este (1431-1505), del valore di un testone doppio o di 12 soldi, che al rovescio porta la ...
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frisacense
friṡacènse s. m. [dal lat. mediev. Frisacensis «di Friesach»]. – Denaro coniato nella zecca di Friesach in Carinzia dal 1125 fino circa al 1300, prima dagli arcivescovi di Salisburgo, poi [...] da questi insieme ai duchi di Carinzia ...
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filippino3
filippino3 s. m. [dim. di filippo]. – Moneta d’argento, equivalente a mezzo filippo, coniata nella zecca di Milano (sec. 16°). ...
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filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto [...] , fino al tempo dell’imperatore romano Valeriano (253-260). 2. Scudo d’argento del valore di 5 lire milanesi fatto coniare nella zecca di Milano da Filippo II re di Spagna: ha per tipi al dritto il busto armato del sovrano e al rovescio s. Ambrogio ...
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amedeo
amedèo s. m. – Moneta (propr. amedeo d’oro) di Vittorio Amedeo I, duca di Savoia, del valore di dieci scudi d’oro, emessa nel 1633 dalla zecca di Torino. ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne [...] rovescio di una moneta per indicarne il valore e il nome; m. (o segno) di zecca, segno convenzionale posto di solito sul rovescio delle monete per indicare le zecche in cui sono state coniate; m. epigrafica, segno che i Romani ponevano sui blocchi di ...
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marchesano
marcheṡano s. m. [der. di marchese1]. – In numismatica, ducato d’oro di Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (1444-1478), che fece inoltre coniare il mezzo m. d’oro e il m. d’argento del [...] valore di 12 soldi. Il termine è usato anche per indicare il grosso, con il tipo del tornese, fatto coniare nella zecca di Chivasso da Teodoro I Paleologo († 1338), marchese di Monferrato. ...
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enrico
s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il [...] quale era dovuta la concessione di battere moneta; passò poi a indicare il denaro pavese nuovo, o pavese corrente, coniato nella zecca di Pavia nei primi decennî del sec. 12°. In Spagna, fu così chiamata (spagn. enrique) la moneta d’oro coniata nel ...
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semprevivo
s. m. [dal lat. tardo sempervivus agg. (e semperviva s. f.), comp. di semper «sempre» e vivus «vivo», sul modello del gr. ἀείζωον]. – 1. a. Nome (anticam. anche sempreviva s. f.) dato nelle [...] in poche decine di specie, di cui alcune vivono anche in Italia. 2. In numismatica, moneta d’argento fatta coniare nella zecca di Milano da Francesco II Sforza, che aveva impresse, come tipo del rovescio, tre piante di semprevivo su tre monti (con ...
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zecca Officina governativa in cui si coniano le monete. Maestri, ufficiali, massari, provveditori della z. erano dette le autorità preposte alla z. nelle varie parti d’Italia; diritto della z. era l’utile che il principe ricavava dalla coniazione...
zecca Nome comune delle varie specie di Acari Parassitiformi rappresentanti dell’ordine Ixodidi. Sono riconoscibili, in tutti gli stadi di sviluppo, dall’ipostoma e dall’organo di Haller, sull’articolo distale del 1° paio di zampe. Comprendono...