palpitare
v. intr. [dal lat. palpitare, der. di palpare «palpare»] (io pàlpito, ecc.; aus. avere). – 1. a. Battere, pulsare frequentemente o con maggior frequenza del solito; si dice spec. del cuore [...] al mio piè (D. Gnoli); in partic., fluttuare al vento o per il movimento delle onde: Palpita il lago di Virgilio, come Velo di sposa (Carducci); della luce, o di una superficie illuminata, tremolare, brillare a tratti, con intermittenza: Sotto il ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] è forma più fam.): Lo buon maestro disse: «Figlio, or vedi L’anime di color cui vinse l’ira» (Dante, facendo parlare Virgilio); f. dilettissimi, nelle allocuzioni dei prelati ai fedeli. b. Il cittadino rispetto alla patria o al paese in cui è nato ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] poema: Euripilo ebbe nome, e così ’l canta L’alta mia tragedìa in alcun loco (Inf. XX, 112-13), parole con cui Virgilio allude alla propria opera. 2. fig. a. raro. Spettacolo tragico: Fera tragedia vuol che s’appresenti Per lor diporto a le nemiche ...
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per aspera ad astra
‹per àspera ...› (lat. «attraverso le asperità [si giunge] alle stelle»). – Frase con cui si suole significare che la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà. Il motto, [...] questa formulazione sembra piuttosto recente (sostituitosi a un precedente per aspera ad ardua) riecheggia frasi della tradizione letteraria (cfr. Virgilio, Aen., IX 641: Sic itur ad astra; Seneca, Herc. furens, 437: Non est ad astra mollis e terra ...
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rutulo
rùtulo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Rutŭlus]. – Dei Rutuli, appartenente ai Rutuli, popolazione del Lazio antico che, secondo la tradizione accolta nell’Eneide da Virgilio, si oppose allo sbarco [...] e allo stanziamento nel Lazio dei Troiani e di Enea: il territorio r., la capitale r., la città di Àrdea. Come sost., appartenente al popolo dei Rutuli: Turno era re dei Rutuli ...
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inter pocula
〈... pòkula〉 locuz. lat. (propr. «fra i bicchieri»). – Parole di Virgilio (Georg. II, 383), usate talvolta scherzosamente con allusione a banchetti in cui si beva abbondantemente e allegramente, [...] o più genericam. a riunioni conviviali: inter pocula si prendono spesso importanti decisioni ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] nella concezione paolina (v. pneumatico, n. 1); Rispuosemi: «Non omo, omo già fui ...» (Dante, introducendo a parlare lo spirito di Virgilio). Con riferimento all’uomo nelle varie epoche storiche e forme di vita: l’u. primitivo, l’u. preistorico, l’u ...
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pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso [...] verso i genitori, la patria, Dio (con riferimento al sign. originario del lat. pietas e quindi al n. 2 a di pietà): Virgilio, d’Enea parlando, in sua maggiore loda p. lo chiama (Dante); estens., che è usato in difesa della religione, della patria ...
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endiadi
endìadi s. f. [dal lat. tardo (h)endiădys, nome formato dai grammatici latini sul gr. ἓν διὰ δυοῖν «una cosa per mezzo di due»]. – Figura retorica per cui un concetto viene espresso con due termini [...] Di ceneri e di pomici e di sassi Notte e ruina (Leopardi), cioè «tenebrosa rovina»; Sanguine placastis ventos et virgine caesa (Virgilio) «placaste i venti col sangue di una fanciulla uccisa» (letteralmente: «col sangue e con una fanciulla uccisa»). ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] o esecranda fame dell’oro, l’appetito dei mortali», significato che ricalca quello, comunem. accettato, del corrispondente passo di Virgilio (Aen. III, 56-57) quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames! Ma altri interpreti intendono sacra nel ...
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Comune della prov. di Mantova (fino al 1883 Quattroville; 31,3 km2 con 10.901 ab. nel 2008, detti Virgiliani), traversato dal Mincio. Sede del comune è Cerese, a 22 m s.l.m. Produzioni agricole, zootecniche e manifatturiere.
Secondo la tradizione,...
VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; nonché l'interprete più completo e...