NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta [...] per le vie della Torino preolimpica con le bandiere, gli striscioni, i cartelli «No Tav». E quelli «No Mose» della gente di Venezia, che ha abbracciato in toto la lotta della valle di Susa, o i «No discarica» scritti dagli abitanti di Scarpino, in ...
Leggi Tutto
arancioneroverde
s. m. e agg. Giocatore tesserato nella squadra di calcio del Venezia, che indossa una casacca di colore arancione, nero e verde; relativo alla squadra di calcio del Venezia. ◆ La società [...] lagunari, ma gli arancioneroverdi non l’hanno certo dato a vedere. (Quotidiano Nazionale, 21 gennaio 2002, p. X, Sport) • Il Venezia espugna 3-1 il terreno dello Jesolo e brinda con un turno d’anticipo il ritorno in C1. Gli arancioneroverdi coronano ...
Leggi Tutto
mandatario elettorale
loc. s.le m. Il soggetto al quale per legge un candidato alle elezioni può demandare la raccolta di fondi per la propria campagna elettorale. ◆ Orsoni deve rispondere di aver utilizzato [...] come si procurassero i soldi. Solo dopo la campagna elettorale ho saputo chi aveva contribuito». (Giorgio Orsoni, ex sindaco di Venezia, intervistato da Fabio Poletti, La Stampa, 13 giugno 2014, p. 7, Primo Piano).
Composto dal s. m. mandatario e ...
Leggi Tutto
lega1
léga1 s. f. [der. di legare]. – 1. Accordo temporaneo di due o più stati che si uniscono per il raggiungimento di un fine comune: fare, formare una l.; unirsi, mettersi in l.; stringere una l. [...] XII di Francia, il papa Giulio II e Ferdinando il Cattolico re d’Aragona contro Venezia, e la successiva l. santa, conclusa da Giulio II con Venezia e la Spagna contro i Francesi); oppure, proporsi scopi di altro genere, soprattutto economici, come ...
Leggi Tutto
avventurina
(o venturina) s. f. [dal fr. aventurine (con le accezioni del n. 2), che a sua volta è dall’ital. venturina, nome dato a Venezia (in origine come agg. nella locuz. pasta venturina) alla composizione [...] vetro (caratteristica produzione di Murano) contenente inclusioni di piccoli ottaedri di rame, chiamato più propriam. a. di Venezia, o anche a. artificiale (in quanto è simile alle avventurine naturali, delle quali è stato inesattamente ritenuto un ...
Leggi Tutto
venezianizzare
v. tr. (iron.) Assimilare alle caratteristiche e alle atmosfere di Venezia, città d’arte conservata come se fosse un grande museo per turisti. ◆ Tra le tante, incede una nuova ricetta, [...] », come disse Regis De Bray in un libro, per l’appunto su Venezia? (Alberto Statera, Repubblica, 5 giugno 2006, Affari & Finanza, p. 11).
Derivato dall’agg. veneziano con l’aggiunta del suffisso -izzare.
Già attestato nel Corriere della sera ...
Leggi Tutto
imprestito
imprèstito s. m. [da prestito, con in-1 rafforzativo]. – Forma pop. per prestito: dare, prendere a i.; chiedere un imprestito. Come termine tecnico, in linguistica (per traduz. del fr. emprunt), [...] lo stesso che prestito. Anticam. fu usato anche (soprattutto a Venezia) col sign. di debito pubblico: camera degli i. era infatti detto a Venezia l’ufficio che amministrava il debito pubblico. ...
Leggi Tutto
tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] in varie città italiane, prima dell’adozione del sistema metrico decimale, con valori molto diversi (da un minimo di 4,353 m2 a Venezia a un massimo di 42,7978 m2 a Parma). b. L’autorità collegiale che sta a capo di alcune Chiese riformate: la t ...
Leggi Tutto
maleficio
malefìcio (o malefìzio; ant. malifìcio o malifìzio) s. m. [dal lat. maleficium, comp. dell’avv. male e facĕre «fare»]. – 1. Azione moralmente cattiva, atto disonesto, misfatto, delitto: Miser [...] perciò notai del m. o dei m.), dove venivano segnati le generalità del reo, il titolo e l’esito della procedura (a Venezia erano detti raspe o libri di raspa, a Firenze specchi); promissione del m. (o sopra i m.), titolo dello statuto criminale della ...
Leggi Tutto
ghetto
ghétto s. m. [dal nome di una contrada di Venezia, ghèto, dov’erano alcune fonderie]. – 1. Denominazione (estesa poi a tutta l’Europa) del quartiere di Venezia assegnato nel 1516 agli Ebrei quale [...] loro dimora, e in seguito appositamente chiuso. Nell’uso pop., si conserva ancora in alcune città per indicare il quartiere abitato quasi esclusivamente da Ebrei. 2. estens. a. Quartiere in cui sono raggruppate ...
Leggi Tutto
Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico della città, posta al centro dell’omonima...
VENEZIA (XXXV, p. 48)
Nessuna novità essenziale è intervenuta negli ultimi mesi del 1937 e nei primi del 1938; onde ci limitiamo ad aggiornare i dati statistici dei comuni della provincia secondo l'ultimo censimento.