sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di [...] s. la fase intermedia fra il film muto e quello parlato, quello cioè che era accompagnato soltanto dalla musica e dai suoni, non dalle voci degli attori; analogam., cinema s., il cinema che produceva film sonori, per lo più in contrapp. al cinema ...
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din don
din dòn. – Voce onomatopeica imitativa del suono delle campane; anche s. m.: il din don delle campane. Talora si aggiunge dan, per imitare il suono di più campane, o un suono più vario e prolungato: [...] Allora suonò la campana ... Din don dan (Pascoli). Anche usata per riprodurre il suono di un particolare tipo di campanello elettrico per abitazioni. ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] dei sensi (udito, tatto, gusto, odorato, non però alla vista), ed è di solito usato con compl. oggetto o, talora, con prop. oggettiva: s. un suono, un rumore; s. un sapore, o s. il sapore d’un cibo, d’un frutto; s. un odore, e s. l’odore d’un fiore ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] voce, ecc., che colpisce con forza l’udito: f. rumori; un f. grido; un f. colpo; un f. sparo. In fonetica, di suono proferito con maggiore energia degli altri e che ha perciò maggiore intensità: consonanti f. sono in italiano (e in genere anche nelle ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] Quando verrà la nimica podesta (Dante, con riferimento all’anima di Ciacco); Col corpo morto il vivo spirto alberga Sin ch’oda il suon de l’angelica tromba Che dal ciel lo bandisca o che ve l’erga (Ariosto). Di uso ant. le locuz. fig. venire, tornare ...
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assonare
v. intr. [dal lat. assonare «rispondere al suono», der. di sonus «suono»] (io assuòno, ecc.; aus. avere o essere), non com. – Risuonare in corrispondenza con altro suono, essere in assonanza: [...] il tuo lene Respiro nell’aria lo sento A. al ronzìo delle andrene (Pascoli); versi che assuonano. ◆ Part. pres. assonante, anche come agg., di parole che rendono suono simile, di rime o versi in assonanza. ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e [...] si trova all’a. di Piazza Cavour, sulla medesima linea, rispetto ad altro punto di riferimento. 4. In acustica, a. o acutezza di un suono, uno dei suoi caratteri distintivi, individuato dalla frequenza (crescendo la frequenza, si dice che l’a. del ...
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sonaglio
sonàglio s. m. [dal provenz. ant. sonalh, che continua un lat. volg. *sonacŭlum, der. di sonare «suonare»]. – 1. Piccola sfera cava di metallo con uno stretto intaglio terminante ai due estremi [...] ne segnali la presenza e la posizione, sia fissato a un corto manico, così da poterlo agitare senza smorzarne il suono, per divertire i bambini (e in questo caso viene realizzato spesso in materiale plastico colorato dalle forme più svariate), sia ...
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sonico
sònico agg. [dall’angloamer. sonic, der. del lat. sonus «suono»] (pl. m. -ci). – Del suono, relativo al suono; usato esclusivam. come sinon. di sonoro, nel linguaggio scient.: barriera s. o muro [...] s.; velocità s., pari a quella del suono (analogam. bisonica, trisonica, di velocità doppia o tripla); bang s., v. bang2. ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] ’ modificata, che fu la V. Quando poi, nel sec. 1° a. C., si volle introdurre nell’alfabeto latino un segno che rendesse il suono ü, d’uso frequente nei grecismi, s’accolse, mettendola (insieme con la Z) in coda a tutte le altre, la lettera Y con la ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...