vocalizzare
vocaliżżare v. tr. e intr. [der. di vocale2 e, nel sign. 3, di vocale1]. – 1. tr. a. In fonetica storica, trasformare un suono consonantico in suono vocalico: alcuni dialetti italiani vocalizzano [...] altus); spesso come intr. pron.: la «l» si è vocalizzata. b. V. un testo consonantico, aggiungervi dei segni che indichino i suoni vocalici (per l’ebraico, v. puntazione1). 2. intr. (aus. avere) In musica, cantare sulle vocali, non sulle parole o sui ...
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vocalizzazione
vocaliżżazióne s. f. [der. di vocalizzare]. – Il fatto di vocalizzare e di vocalizzarsi o di venire vocalizzato, e il modo con cui si attua e risulta. In partic.: 1. a. In fonetica storica, [...] consista in un esercizio elementare (scala, arpeggio e sim.). 3. In psicologia dell’età evolutiva, emissione di suoni articolati, costituiti da singole vocali, o anche sillabe, come forma di informazione, segnalazione, espressione di desiderî da ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] le ance metalliche dello strumento); la v. sonora delle campane; o a oggetti, a elementi e fenomeni naturali (come sinon. di suono, rumore, fragore, ecc.): la v. (cupa, minacciosa, ecc.) del cannone; la v. del tuono; la v. del mare, la v. assordante ...
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telefonia
telefonìa s. f. [der. di telefono]. – Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione della voce e di altri suoni, il cui procedimento si può così schematizzare: l’apparecchio trasmittente [...] ricevitore opera la trasformazione delle variazioni di corrente del segnale in arrivo in un’onda sonora riproducente il suono trasmesso: t. fissa, la tradizionale telefonia via cavo; t. senza fili, la radiotelefonia; t. cellulare (o mobile), sistema ...
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fiato
s. m. [lat. flatus -us, der. di flare «soffiare»]. – 1. a. Aria che esce dai polmoni durante il movimento di espirazione: avere il f. buono, cattivo; f. che sa di vino, di sigaro; gli puzza il [...] f. corto, la cui vena, la cui fantasia si esaurisce presto, o che non riesce a costruire opere d’ampio respiro. c. fig. Voce, suono: Poscia che ’l foco alquanto ebbe rugghiato Al modo suo, l’aguta punta mosse Di qua, di là, e poi diè cotal f. (Dante ...
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estinzione
estinzióne s. f. [dal lat. exstinctio -onis, der. di exstinguĕre «estinguere», part. pass. exstinctus]. – 1. L’atto, il fatto di estinguere, di estinguersi. In partic.: a. Spegnimento: l’e. [...] all’annullamento, dell’intensità energetica di una radiazione: per es., e. di un suono, il ridursi dell’intensità sonora fino a che il suono diventa impercettibile (analogamente per altre radiazioni). Come sinon. di assorbimento, nel caso di energia ...
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cacofonia
cacofonìa s. f. [dal gr. κακοϕωνία, comp. di κακός «cattivo» e ϕωνή «suono»]. – 1. Impressione spiacevole all’orecchio prodotta dall’incontro o dalla vicinanza di certi suoni e spec. dalla [...] ripetizione di sillabe uguali, come, per es., tra strade strette, dico che chi coglie, ecc. È talora ricercata intenzionalmente per ottenere effetti ironici o parodistici. 2. In musica, suono sgradevole di voci o di strumenti non accordati insieme. ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] Con questo sign., la parola non è molto com., mentre sono frequenti i der. tonico e atono. b. Grado di elevazione del suono, della voce: alzare, abbassare il t. della voce, o semplicem. il t., nel parlare o nel canto. c. Modulazione, inflessione di ...
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raganella
raganèlla s. f. [dim. di ragano «ramarro»]. – 1. Nome comune degli anfibî anuri del genere Hyla, diffusi in Europa, Asia, Africa e America, e in partic. delle due specie italiane Hyla arborea [...] alla vegetazione; hanno generalmente una colorazione verde brillante sul dorso e bianca sul ventre. 2. Strumento idiofono a suono indeterminato, costruito in legno e costituito da una parte mobile recante una listarella di legno premuta contro una ...
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assordare
v. tr. e intr. [der. di sordo] (io assórdo, ecc.). – 1. tr. a. Far diventare sordo o pressoché sordo, rintronare gli orecchi: mi avete assordato con le vostre grida; anche assol.: un rumore [...] assordavano l’aria; fig., tediare con chiacchiere o lamenti continui: ha assordato tutti con i suoi piagnistei. b. Attutire un suono, un rumore. In marina, fasciare i remi e le scalmiere con tela e paglietti, perché non facciano rumore quando si voga ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...